I giovani si sentono sempre più soli e a rischio in rete. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e Scuolazoo. Le ricerche diffuse in vista della Giornata Internazionale contro il Bullismo e del Safer Internet Day, riportano un quadro allarmante circa la sicurezza online dei ragazzi. Infatti il 61% dei giovani afferma di essere vittima di bullismo o di cyberbullismo e il 68% di esserne stato testimone.
Dopo le droghe e le violenze sessuali questo fenomeno è la minaccia più temuta dagli adolescenti. L’incubo maggiore per le ragazze è il revenge porn, pratica che consiste nella pubblicazione di materiale foto o video intimo da parte di un ex partner. In generale, nell’anno del Covid, il 93% dei giovani intervistati ha dichiarato di sentirsi solo, mentre oltre 6 su 10 non si sente al sicuro in Internet, strumento che, complice anche la pandemia, è diventato sempre più centrale nelle loro vite.
Il dato più significativo è l’aumento dell’isolamento giovanile. Come viene fatto notare nel rapporto, chi indica di provare solitudine “molto spesso” è passato dal 33% a un “drammatico” 48%. I dati dell’Osservatorio Indifesa sono stati raccolti attraverso le risposte di 6.000 ragazzi, dai 13 ai 23 anni, provenienti da tutta Italia. Ciò che maggiormente li turba online è il rapido perpetuarsi del fenomeno del cyberbullismo, il 42,32 % di loro infatti dichiara di provare disagio per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei in rete.
Sono le ragazze ad avere più paura, soprattutto sui social media e sulle App per incontri, lo conferma il 61,36% di loro. I maggiori rischi percepiti, dopo il cyberbullismo e il revenge porn, sono le molestie online, l’adescamento da parte di malintenzionati e la perdita della propria privacy. Un terzo degli adolescenti conferma di aver visto circolare foto intime, sue o di amici, sui social network.