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Cura Italia, il decreto
per potenziare la sanità
e aiutare famiglie e aziende

Conte: "Mai come adesso l'Italia

ha bisogno di essere unita"

di Federica Pozzi17 Marzo 2020
17 Marzo 2020

epa08287483 A handout photo made available by the Chigi Palace Press Office shows Italian Prime Minister Giuseppe Conte in his office after announcing new restrictions to contrast the spread of Coronavirus, at Chigi Palace in Rome, Italy, 11 March 2020. EPA/FILIPPO ATTILI/CHIGI PALACE / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

“Mai come adesso l’Italia ha bisogno di essere unita. Sventoliamo orgogliosi il nostro Tricolore. Intoniamo fieri il nostro Inno nazionale. Uniti, responsabili, coraggiosi”. Questo il messaggio che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha pubblicato sul suo profilo Twitter, in occasione dei 159 anni dell’Unità d’Italia.

Un messaggio che invita tutti, ancora una volta, a resistere all’emergenza sanitaria che sta colpendo il nostro Paese. Emergenza che il governo cerca di arginare emanando nuove misure. E proprio dopo i provvedimenti per bloccare il Covid-19, arriva il decreto “Cura Italia”.
È stato infatti approvato dal Consiglio dei ministri il nuovo decreto legge, che prevede misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese.

Il governo mette in campo 25 miliardi e attiva flussi di denaro per 350 miliardi, anticipando già nuove misure ad aprile per “rilanciare il paese”, come ha dichiarato Conte ieri in conferenza stampa. Più di tre miliardi sono destinati alla sanità, 10 al lavoro.

Sanità
Il nuovo decreto prevede innanzitutto il finanziamento aggiuntivo per il Sistema sanitario nazionale e la Protezione civile, che vale quasi 3,5 miliardi, e l’assunzione di 20 mila persone. Il Fondo emergenze nazionali sale di 1,65 miliardi e vengono stanziati 150 milioni per gli straordinari del personale sanitario e altri 340 milioni per l’aumento dei posti letto in terapia intensiva. Cinquanta milioni saranno invece destinati ai finanziamenti agevolati o contributi alle imprese che producono mascherine. Viene inoltre introdotta la possibilità di requisire beni mobili o alberghi per fronteggiare l’emergenza con una dotazione di 150 milioni. Saranno assunti 120 medici e 200 infermieri militari per un anno. Per rafforzare i controlli in porti e aeroporti, invece, arriva più personale al Ministero della Salute. Per il personale medico è previsto un pagamento maggiorato dello straordinario. La laurea in medicina diventa definitivamente abilitante alla professione medica, così da mettere subito sul campo un numero di professionisti necessario per affrontare l’emergenza.

Famiglie
Sul versante delle famiglie, il decreto stanzia 1,2 miliardi per i congedi parentali straordinari, corrispondenti al 50% della retribuzione e, in alternativa, voucher baby-sitter per i genitori lavoratori, dipendenti o autonomi, con figli minorenni a casa da scuola. Sia i congedi che i voucher sono retroattivi e possono essere convertiti dal 5 marzo. È previsto poi un bonus baby-sitter speciale per il personale medico. Inoltre, all’interno del decreto, ci sono congedi speciali per i malati oncologici e più in generale per le figure più fragili.

Aziende
Vengono sospesi i contributi per le imprese sotto ai 2 milioni di euro di fatturato. Almeno fino al mese di giugno saranno ferme le cartelle esattoriali e i controlli fiscali. Nove settimane di integrazione salariale per chi sta perdendo il lavoro.
Seicento milioni di euro vanno invece al settore aereo per far fronte ai danni subiti dall’emergenza, mentre si procede alla nazionalizzazione di Alitalia, con la costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Lavoratori
Verrà riconosciuta un’indennità una tantum pari a 600 euro ai liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020, ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, agli operai agricoli a tempo determinato e ai lavoratori dello spettacolo. Sarà dato poi un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro, ai titolari di redditi di lavoro dipendente che possiedono un reddito complessivo di importo non superiore a 40.000 euro e che continuano a lavorare in sede.

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