Dopo il cedimento della scala mobile nella fermata Repubblica della metro A di Roma in cui sono rimaste coinvolte 24 persone, su cui proseguono le indagini, l’Atac deve affrontare lo scoglio dell’11 novembre. I cittadini romani dovranno esprimere il loro parere in un referendum consultivo, valido se parteciperà al voto almeno il 33% degli aventi diritto, sulla eventuale provatizzazione della gestione dei trasporti nella capitale. I due quesiti, proposti dai radicali di Riccardo Magi, deputato di +Europa, sono volti a capire se si vuole mettere a gara il servizio dei trasporti, attualmente municipalizzato. I radicali accusano la sindaca Raggi di non aver pubblicizzato abbastanza il referendum.
Sulla rottura del sistema di scale mobili presso la stazione Repubblica, Atac ha invece replicato alle polemiche sul cattivo stato del servizio che gli interventi di manutenzione e le verifiche sulla funzionalità dei dispositivi, sono stati eseguiti in maniera puntuale dall’azienda, secondo quanto prevede la normativa. Su questo fronte tuttavia si prevedono tempi lunghi in attesa che la magistratura esamini le perizie che dovranno spiegare con esattezza le cause dell’incidente.