Sono 20 le persone iscritte nel registro degli indagati per il crollo del ponte Morandi, il viadotto di Genova crollato il 14 agosto scorso provocando la morte di 43 persone. La notizia è giunta poco dopo le ore 13 di oggi.
La lista degli indagati “al momento è questa, poi qualora emergessero ulteriori profili dalla prosecuzione delle indagini verrà valutato anche magari in corso di incidente probatorio come prevede il codice” ha confermato il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi.
Ancora sconosciute le identità dei 20 indagati, che saranno resi noti dopo la notifica degli avvisi di garanzia. Le ipotesi di reato vanno dall’omicidio colposo plurimo aggravato dalle violazioni della normativa antinfortunistica, al disastro colposo e all’omicidio stradale colposo multiplo. La procura ha deciso invece di escludere l’accusa di attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. Gli indagati sarebbero membri del ministero delle Infrastrutture e dei Provveditorati alle opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d’Aosta, oltre che di Autostrade per l’Italia e della sua controllata Spea engineering che si occupa, tra le altre cose, della manutenzione delle infrastrutture della rete autostradale. La società Autostrade per l’Italia è stata inserita nel registro degli indagati.
Le indagini del Primo Gruppo della Guardia di Finanza del colonnello Ivan Bixio sono coordinate dai pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno, oltre che dal procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio e dal procuratore capo Francesco Cozzi.