WASHINGTON – Il governo statunitense pagherà la ricostruzione del ponte di Baltimora, crollato per l’urto di una nave cargo nella notte tra il 25 ed il 26 marzo. Lo ha promesso il presidente Joe Biden, che ha preannunciato una visita “al più presto”. La Guardia Costiera americana, intanto, ha sospeso le ricerche dei sei operai dispersi. “Le acque sono troppo pericolose per i sommozzatori, ma continueremo con delle navi nella notte”, ha spiegato il capo della polizia del Maryland Roland Buttler.
The people of Baltimore can count on us to stick with them every step of the way, until the port is reopened and Francis Scott Key bridge is rebuilt.
We're not leaving until it's done. pic.twitter.com/Hsm4kpNRtP
— President Biden (@POTUS) March 26, 2024
“Data la temperatura dell’acqua e il tempo trascorso dal crollo del ponte non crediamo che riusciremo a trovare nessuno dei sei dispersi ancora vivo”, ha detto il capo della Guardia Costiera di Baltimora l’ammiraglio Shannon Gilreath.
Materiali pericolosi nei container
Un documento governativo ottenuto dalla Cnn, intanto, svela che i container danneggiati della nave schiantatasi contro il Francis Scott Key Bridge potrebbero contenere materiali potenzialmente pericolosi. Dei tredici contenitori “alcuni hanno contenuti dei Centers for Disease Control and Prevention e/o di materiali pericolosi (Hazmat)” e si sta esaminando il carico per determinare cosa c’era a bordo ed eventuali rischi per la salute, ha dichiarato un funzionario statunitense.
La nave Dali, è andata in “blackout totale” poco prima dell’impatto, sostiene l’Associazione dei comandanti Usa. Il pilota ha fatto “tutto quello che poteva fare” per rallentare il cargo e impedirgli di andare alla deriva verso il ponte, ha spiegato Clay Diamond, direttore esecutivo dell’associazione.
La nave aveva superato i controlli
La portacontainer aveva superato gli ultimi controlli obbligatori nel 2023. Lo ha chiarito l’autorità portuale di Singapore, sottolineando che le certificazioni che attestano l’integrità strutturale e delle attrezzature della Dali erano valide al momento dell’incidente. Il cargo batte bandiera di Singapore, è largo 48 metri, lungo 300 ed è stato costruito nel 2015. Era diretto a Colombo e avrebbe dovuto arrivare il 22 aprile a destinazione.