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HomeEconomia Crollano le borse asiatiche. Con il Coronavirus a picco anche la domanda di petrolio

Crollano le borse asiatiche
A picco con il Coronavirus
la domanda di petrolio

Vanno in fumo 420 miliardi di dollari

Gli esperti: "Mantenere i nervi saldi"

di Matteo Petri03 Febbraio 2020
03 Febbraio 2020

Pixabay

Effetto Coronavirus sulle borse asiatiche. Shanghai sta perdendo il 7,72%, Shenzhen l’8,82%. Sono già andati in fumo 420 miliardi di dollari in termini di capitalizzazione nel primo giorno di scambi dopo la lunga pausa del Capodanno cinese. In crisi anche il settore del greggio. La domanda di petrolio da parte della Cina è crollata di circa tre milioni di barili al giorno, pari al 20% del fabbisogno totale, a causa degli effetti sull’economia delle misure di contenimento adottate da Pechino per frenare l’epidemia.

A riportare questo dato è Bloomberg, che cita top manager di gruppi petroliferi cinesi e occidentali. Il confronto con il passato è evidente. Probabilmente l’economia del dragone sta soffrendo lo shock petrolifero più severo dalla crisi finanziaria, nel 2008-2009, e il più repentino dall’attacco alle Torri Gemelle. Sembrano tenere invece al momento le borse europee: Francoforte guadagna lo 0,27% e Milano in questo momento è a +0,59%.

Enrico Picciolo, consulente finanziario per una banca italiana da oltre vent’anni, consultato da Ansa, consiglia agli investitori di mantenere i nervi saldi e una visione ottimistica verso il futuro. “Per i mercati i cali registrati sull’onda emotiva del nuovo Coronavirus sono in parte fisiologici – spiega l’esperto -. Erano attesi da tempo dopo un 2019 senza scossoni caratterizzato da bassa volatilità – continua Picciolo -. Adesso bisogna comunque monitorare con attenzione cosa accade”. Picciolo infine consiglia “una sana diversificazione del portafoglio, anche tra le diverse aree finanziarie del mondo”.

Intanto sempre a causa del dilagare dell’epidemia di Coronavirus stando a Ming-Chi Kuo, noto esperto di Apple, le consegne mondiali di iPhone nel corso del primo trimestre saranno inferiori alle attese. In una nota agli investitori, di cui riferisce il sito AppleInsider, Kuo spiega di aver corretto al ribasso le stime: nei primi tre mesi del 2020 Apple consegnerà 36-40 milioni di iPhone, il 10% in meno di quanto previsto in precedenza.

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