Frenata sul vertice tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo russo Vladimir Putin. Il colloquio di ieri tra il capo di Stato francese Emmanuel Macron e Putin si era concluso con l’auspicio di una tregua e di un vertice Russia-Usa sull’Ucraina, ma in giornata il Cremlino ha definito “prematura” l’organizzazione di un incontro.
Intanto gli Stati Uniti hanno rilanciato l’allarme su un’invasione dell’Ucraina, che secondo l’intelligence americana sarebbe ormai avviata. “I comandanti russi hanno avuto l’ordine di invadere”, ha riferito la Cbs che cita informazioni dei servizi di sicurezza. Per la Cnn “la Russia ha posizionato il 75% delle forze convenzionali contro Kiev”.
Nel frattempo Putin ha convocato per oggi una seduta straordinaria del Consiglio di sicurezza russo. “Si tratta di un consiglio esteso – ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov – Inoltre è previsto che oggi il presidente abbia una serie di colloqui telefonici internazionali”. Il governo tedesco ha confermato che nel pomeriggio Putin e il cancelliere Olaf Scholz si parleranno al telefono.
Mentre la diplomazia è al lavoro per evitare la guerra, l’escalation militare nella regione ucraina del Donbass costringe migliaia di civili alla fuga. Sale a 61 mila il numero di profughi entrati in Russia, nella regione di Rostov, dopo l’evacuazione ordinata venerdì dai leader delle autoproclamate repubbliche filorusse di Lugansk e Donetsk. Secondo quanto riportato dai servizi di sicurezza di Mosca, una granata ucraina avrebbe distrutto un valico di frontiera russo. Kiev nega il bombardamento. Le milizie separatiste hanno detto che un ospedale e una centrale elettrica nell’omonimo capoluogo di Donetsk sono stati colpiti da un bombardamento di mortai compiuto da truppe ucraine della 54/a Brigata meccanizzata. L’agenzia Interfax ha confermato che “danni” non precisati sono stati inflitti alle due strutture.
