Prosegue il dialogo tra Usa e Russia in merito alla risoluzione della crisi ucraina. Oggi a Roma, in occasione della Conferenza Internazionale sulla Libia, nuovo colloquio informale tra il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, già ospiti, ieri pomeriggio, del presidente François Hollande. Presenti alla riunione anche i ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania, Federica Mogherini, Laurent Fabius e Frank-Walter Steinmeier, nonché il viceministro degli Esteri britannico Hugh Robertson.
Obiettivo dell’incontro è coordinare le reciproche posizioni in vista del Consiglio europeo straordinario previsto oggi stesso a Bruxelles – al quale prenderà parte anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi – in cui si cercherà di fare il punto sulla crisi in Ucraina e sulle relazioni con la Russia. La comunità internazionale starebbe lavorando alla “creazione di un gruppo di contatto a cui potrebbero partecipare sia Mosca che Kiev”, ha riferito il ministro degli Esteri italiano Mogherini, convinto che l’Ue saprà valutare se sia opportuno proseguire sulla “strada del dialogo”, o siano invece necessarie “misure mirate”.
Il segretario di Stato Usa Kerry si è dichiarato soddisfatto dell’incontro tenutosi ieri a Parigi: l’America è giunta a “un accordo per proseguire il dialogo nei prossimi giorni con la Russia e l’Ucraina per superare la crisi”. Gli Stati Uniti starebbero impiegando tutti i mezzi “per distendere le tensioni con il dialogo”, secondo quanto ha chiarito il segretario, e vorrebbero escludere “ulteriori o più violenti scontri”. Kerry ha tuttavia ribadito la ferma condanna americana per le “violazioni” compiute dalla Russia – da lui definite “una scelta sbagliata” – e la necessità di “mantenere la sicurezza” nella regione.
La Russia, d’altra parte, ha riaffermato l’impossibilità di un’adesione dell’Ucraina alla Nato, secondo quanto ha riferito all’agenzia di stampa Interfax il viceministro degli Esteri di Mosca Vasily Nebenzya. Intanto il parlamento della Crimea ha votato sì all’annessione alla Russia in qualità di nuovo soggetto della Federazione, ed è previsto per il 16 marzo il referendum che chiederà ai cittadini della Crimea se vogliano dividere la propria regione dall’Ucraina oppure no.
Alessandra Aurilia