BERLINO – È arrivata ieri sera la notizia del licenziamento del ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner da parte del cancelliere in carica Olaf Scholz. Negli ultimi giorni il governo tedesco sta affrontando il problema di un buco da 10 milioni nella legge di bilancio per il prossimo anno. I tre leader di maggioranza si sono incontrati ieri per discutere della questione, ma durante la riunione Lindner avrebbe proposto a Scholz di convocare le elezioni anticipate. Scholz si sarebbe rifiutato, convinto della necessità di portare a termine la stesura delle leggi finanziarie entro la fine dell’anno e ha poi licenziato Lindner. Questa decisione segna però la fine del governo: Lindner è il leader di uno dei tre partiti di coalizione, quello dei Liberali dell’Fdp, (gli altri due sono l’Spd e i Verdi), appare dunque evidente l’impossibilità, per l’amministrazione Scholz, di andare avanti.
È previsto per oggi, nella tarda mattinata, l’incontro tra il cancelliere e il leader dell’opposizione Friedrich Merz, per discutere la data del voto di fiducia e delle elezioni anticipate. Sembra che Scholz voglia attendere la metà di gennaio, prevedendo di svolgere le elezioni a fine marzo. Merz invece ha affermato la necessità di chiedere la fiducia “al più tardi all’inizio della prossima settimana”.
Nel frattempo il presidente della Csu, Alexander Dobrindt ha chiesto a Scholz di dimettersi poiché a suo parere “con il ritiro della Fdp è ormai chiaro che non esiste una maggioranza parlamentare che abbia fiducia nel cancelliere, una continuazione del governo sarebbe arrogante e irrispettoso”. Questa mattina fonti governative hanno fatto sapere che il sostituto di Lindner sarà Jorg Kukies, ex consigliere economico di Scholz.