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HomeEconomia Crisi delle auto in Italia, a rischio 25 mila posti di lavoro

Crisi delle auto in Italia
Costo di lavoro ed energia
tra i problemi principali

Circa 25mila dipendenti a rischio

A rivelarlo è l'analisi di Alix Partners

di Clara Lacorte11 Novembre 2024
11 Novembre 2024

Operai al lavoro nella sede di Stellantis a Mirafiori | Foto Ansa

ROMA – Che l’industria dell’auto in Italia sia profondamente in crisi non è certo una novità. La produzione è in calo da almeno trent’anni, ma ora il rischio che la perdita di circa 25mila posti di lavoro possa diventare una realtà è sempre più stringente. Secondo un’analisi condotta da Alix Partners e rilanciata da Il Corriere della Sera, l’anno 2024 si chiuderà con meno di 500.000 veicoli prodotti. Un triste record. 

Produzione limitata e costi 

La concorrenza cinese ed il conseguente declino della produzione italiana in atto ha fatto sì che Stellantis si imponesse come unico grande produttore nel Paese, con un ruolo da protagonista nonostante i dibattiti e le tensioni al Governo. Più volte, infatti, la maggioranza ha chiesto a Stellantis di produrre un milione di veicoli nel 2024 – quota minima per rendere sicura l’occupazione – ma si è rivelato un nulla di fatto.

Tra gli elementi che potrebbero complicare la ripresa del settore automobilistico c’è appunto la produttività. I dati ci dicono che negli stabilimenti italiani il sottoutilizzo di impianti e la mancanza di investimenti efficaci diretti ai lavoratori sono tra le possibili cause della crisi. Se a ciò aggiungiamo il costo del lavoro che interessa il nostro Paese, la situazione si complica ancor di più. In Italia per un’azienda il costo orario di un operaio è di 29 euro. Non il dato peggiore d’Europa ma sicuramente un punto su cui sarebbe doveroso interrogarsi e riflettere. Il vero problema è però rappresentato dal costo dell’energia, il più alto tra i paesi europei in cui opera Stellantis. Incide per il 12% sui costi totali.  

Le difficoltà del Governo

Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad una crisi tra il Governo italiano e Stellantis. Con l’ultima legge di Bilancio, i 4,6 miliardi stanziati dal governo Draghi per il settore automobilistico sono stati cancellati. Un’azione che avrà certamente ripercussioni su indotti ed investimenti.
Per permettere al settore automobilistico di tornare ad essere competitivo è necessario un cambio di rotta, possibile solo con investimenti ed azioni mirate.

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