“È complicato governare con chi mina continuamente un equilibrio politico pazientemente raggiunto dalle forze di maggioranza”. Così il premier Giuseppe Conte si è espresso questa mattina nel suo primo intervento al Senato, che in serata voterà la fiducia all’esecutivo. Dopo la maggioranza ottenuta ieri alla Camera con 321 sì, il presidente del Consiglio è atteso oggi a un banco di prova più arduo, quello di replicare a Palazzo Madama.
L’intervento di Conte, ascoltato in aula tra gli altri da Matteo Renzi, è stato seguito da un dibattito che si concluderà nel pomeriggio. Dopodiché sarà ancora il premier a replicare, prima della votazione in programma dalle 19,30 alle 20,30.
Nel suo discorso, il presidente ha rinnovato il suo appello ai “volenterosi” e rivendicato il grande senso di responsabilità della sua maggioranza. Il premier ha poi difeso la sua proposta di passare al sistema elettorale proporzionale, spiegando che il maggioritario contribuirebbe all’instabilità politica e ha proposto “un’attenta, meditata e pacata riflessione sulla revisione del Titolo V della Costituzione”, quello relativo al rapporto tra Stato e Regioni.
Facendo riferimento a una critica mossagli da Italia Viva, Conte ha poi negato che le opere siano ancora bloccate per la designazione dei commissari. Infine ha ricordato che la politica deve essere indirizzata ai cittadini, altrimenti si corre il rischio che questa sfoci in rabbia o nello scontro violento. “La fiducia di cui abbiamo bisogno si costruisce così: tenendo connesse le responsabilità delle Istituzioni con i sentimenti delle persone”. Il premier ha concluso così il suo intervento citando il capo dello Stato Sergio Mattarella, prima di ricevere l’ultimo dei 31 applausi che hanno segnato il suo discorso.