L’instabile aumento dello spread di questi giorni ha avuto un forte impatto sulla vendita dei titoli di stato italiani. Gli ordini complessivi registrati dal Btp Italia per la quattordicesima edizione, la prima emessa sotto le insegne del governo gialloverde, si sono attestati a 2,16 miliardi sommando gli acquisti degli investitori istituzionali e quelli della vendita al dettaglio.
Si tratta del secondo peggior risultato dopo l’emissione del giugno 2012 che si attestò a 1,73 miliardi. In tutte le altre dodici edizioni, al debutto le sottoscrizioni non sono mai scese sotto il miliardo di euro, con un picco di 16,8 miliardi nel novembre 2013.
Il Btp, di durata quadriennale, è indicizzato all’inflazione e offre una cedola minima dell’1,45%, che potrebbe essere ritoccata all’insù alla chiusura del collocamento. Secondo il Tesoro si “fornisce all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi italiani, con cedole che offrono un tasso reale annuo minimo garantito”.