ROMA – Milano, Roma e Firenze sono le città italiane meno sicure. Le grandi metropoli turistiche italiane si confermano anche quest’anno le peggiori nell’Indice della Criminalità 2024 del Sole 24 Ore, che pubblica sul quotidiano la graduatoria.
Dall’analisi del giornale economico emerge che a livello nazionale le denunce sono in aumento per la prima volta dal 2013, con una crescita del 3,8 % rispetto al 2022 e con un aumento in particolare per i reati violenti quali omicidi, percosse, lesioni, rapine.
Il fenomeno è in parte legato al flusso turistico. Le grandi città, metà di milioni di visitatori ogni anno vedono, infatti, crescere i reati predatori e violenti. Il 30% dei reati in Italia nel 2023 è stato segnalato nei 14 capoluoghi principali con Milano e Roma che da sole rappresentano il 15% del totale. Nella top ten si trovano poi città turistiche come Rimini, Torino, Bologna e Venezia che con il suo nono posto scalza Napoli, ora in dodicesima posizione.
Il podio: Milano, Roma, Firenze
Milano – da anni in cima a questa classifica- si conferma la città con il maggior numero di reati denunciati nel 2023 con le oltre 7mila segnalazioni ogni 100mila abitanti lo scorso anno. In particolare il capoluogo lombardo è primo per numero di furti denunciati in rapporto alla popolazione, seconda per rapine, terza per violenze sessuali e quinta per reati connessi agli stupefacenti. Rispetto al periodo pre-Covid nel complesso i reati denunciati nell’area metropolitana registrano un incremento del +4,9%. Segue Roma con un aumento delle denunce rispetto al 2019 (+ 16,7%) e al 2022 (+11%) con un ruolo crescente della criminalità predatoria e dei fenomeni correlati al degrado urbano, che portano la Capitale a raggiungere il secondo posto per numero di furti. Firenze torna sul podio della criminalità e diventa maglia nera per denunce di rapina con una crescita di quelle in pubblica via del 56% solo nell’ultimo anno.
Per quanto riguarda l’incidenza delle denunce in media i capoluoghi delle 14 città metropolitane pesano di più( 62%) che nelle altre province minori (33%). E tra le province con la più elevata incidenza di denunce depositate nel comune capoluogo rispetto all’area extraurbana spiccano Trieste, Prato, Genova e Roma con l’80% – mentre a Napoli, per fare un rapido raffronto, le denunce in città sono poco più del 43%.
