È in aumento la disoccupazione in Italia. I nuovi dati Istat registrano un tasso in crescita all’11,9% (+0,2 punti su base mensile e +0,5 punti rispetto all’anno scorso), raggiungendo il valore più alto da giugno 2015. Anche il tasso d’occupazione registra un leggero miglioramento, con 19.000 unità in più rispetto a ottobre (+0,1%) e 201.000 in più dell’anno scorso (+0,9%). Numeri positivi specie tra donne e ultracinquantenni. In questo mese cresce il numero di indipendenti e dipendenti permanenti, e cala quello di lavoratori a termine.
«L’aumento della disoccupazione è attribuibile a entrambe le componenti di genere e si distribuisce tra le diverse classi di età, ad eccezione degli ultracinquantenni», dicono i ricercatori. Ma a farne più le spese sono sempre i giovani, in età compresa tra i 15 e 24 anni. Il tasso di occupazione giovanile diminuisce di 0,1 punti percentuali. Mentre quello di disoccupazione è al 39,4%: in pratica quasi quattro ragazzi su dieci sono senza un lavoro.
Nonostante questo l’Istat chiarisce: «I dati mensili confermano un quadro di sostanziale stabilità dei livelli complessivi che si protrae da alcuni mesi». L’equilibrio è possibile perché è in calo il numero generale degli inattivi tra i 15 e i 64 anni: persone che non cercano lavoro perché scoraggiati dalla crisi. Meno 93.000 unità rispetto al mese scorso e meno 469.000 rispetto a novembre 2015. Anche tra gli under trenta, questo dato è in calo del 0,6%, comprendendo anche coloro che sono impegnati negli studi. Il tasso di inattività è tornato ad essere ai minimi storici (34,8%).