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HomeEconomia Previsioni d‘autunno Ue: in Italia il Pil sale al 6,2 per cento

Ue: "Il Pil italiano cresce
sopra il 6,2 per cento
meglio del previsto"

Migliora anche il rapporto deficit/Pil

mentre cala il debito pubblico

di Michela Pagano11 Novembre 2021
11 Novembre 2021

epa09532204 European Commissioner for Economy Paolo Gentiloni attends a press conference of read-out the College meeting at the European Parliament in Strasbourg, France, 19 October 2021. EPA/RONALD WITTEK / POOL

Il Pil italiano è destinato a crescere, anche oltre il 6%. È quanto si legge nelle previsioni economiche d’autunno della Commissione Ue presentate questa mattina dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. Nonostante il grave periodo di incertezza, la ripresa economica sembra stia andando nella giusta direzione, con risultati molto superiori rispetto al previsto. In estate la Commissione aveva ipotizzato per l’Italia un aumento del Pil del 5% nel 2021 e del 4,2% nel 2022. Ora anche per il prossimo anno sembrano confermarsi le ipotesi di crescita al 4,3%.

Favorevole anche il rapporto deficit/Pil, “trainato dalla ripresa economica e dalla graduale eliminazione delle misure fiscali di emergenza del governo”. Dopo essere salito al 9,6% nel 2020, dovrebbe scendere al 9,4 nel 2021, al 5,8 nel 2022 e al 4,3 nel 2023.

Migliora anche il rapporto debito pubblico/Pil che dovrebbe scendere al 154% nel 2021, al 151,4% nel 2022 e al 151% nel 2023, “grazie alla ripresa economica e a un favorevole aggiustamento stock-flussi”.

“I mercati del lavoro sono destinati a riprendersi e ad espandersi, ha dichiarato Gentiloni. Con l’attività economica in crescita, l’occupazione dovrebbe aumentare al di sopra dei livelli pre-pandemia e il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 6,5% nel 2023”.

Tuttavia, la ripresa, spiega la Commissione, è fortemente legata all’emergenza sanitaria e alla sua evoluzione, soprattutto a causa dei tassi di vaccinazioni molto bassi in diversi Stati membri.

Infine, riguardo l’inflazione dell’eurozona, i valori si aggirano intorno al 2,4% nel 2021 e al 2,2% nel 2022, per poi assistere a una netta discesa del tasso al 1,4% nel 2023.

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