Gli Stati Uniti non riescono a frenare lo tsunami Coronavirus, che sta colpendo tutti gli Stati. Ieri è stata raggiunta la soglia dei 90mila morti – con 785 in un giorno e 21.551 casi -, e i numeri continuano a crescere. I contagi accertati sono più di un milione e mezzo: 1.508.957, per la precisione.
Mentre i guariti restano drammaticamente troppo pochi, soltanto 283mila, nel confronto con tanti altri Stati. Il sito dell’università John Hopkins mostra che soltanto nell’ultima settimana i decessi sono cresciuti di 10mila unità. E, come vediamo, gli Stati Uniti sono ampiamente in testa nella tabella dei conteggi.
Intanto, a fare parlare di sé è come sempre il presidente Donald Trump che, dopo aver avanzato varie ipotesi che hanno fatto discutere, come il suggerimento di iniettare direttamente nel corpo del disinfettante, continua a proporre teorie personali per combattere il virus. Questa volta ha chiamato in causa un farmaco antimalarico. Precisamente, l’idrossiclorochina.
Lo assume “da oltre una settimana e mezzo”, perché tanto, con “una pillola al giorno, cosa c’è da perdere”, ha sottolineato alla Casa Bianca in conferenza stampa. “Ho cominciato a prenderla”, ha detto ancora ai reporter, aggiungendo di essersi consultato con il suo medico di fiducia. Il principale inquilino della Casa Bianca ha ribadito che ogni due giorni si sta facendo testare. E che finora è sempre stato negativo al Coronavirus.
I dati preliminari sull’idrossiclorochina mostrano però che il farmaco non ha alcun beneficio provato o benefici limitati per i malati di Coronavirus, con effetti che possono anche essere dannosi se la sostanza è usata in certe combinazioni. Ma com’è ormai noto, non sono certo i dubbi degli scienziati a frenare l’impeto del presidente.