L’indice Rt è stabile a 1,21 ma l’incidenza media dei contagi sale ancora e arriva a 98. Questi i primi dati aggiornati sulla pandemia nella bozza del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. Il dato più preoccupante riguarda l’incidenza settimanale: +20 rispetto ai 78 casi ogni centomila abitanti registrati la scorsa settimana. Aumenta il tasso di occupazione delle terapie intensive che ieri si è attestato al 5,3% contro il 4,4% di giovedì scorso. I ricoveri a livello nazionale ieri sono cresciuti dell’ 1% rispetto al 6,1% del monitoraggio giornaliero dell’11 novembre. Tutte le Regioni e le Province autonome questa settimana risultano a rischio moderato.
La provincia autonoma di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia registrano i valori massimi sul territorio nazionale. L’incidenza dei casi Covid è pari a 406 per centomila abitanti a Bolzano e a 289,3 in Friuli. In entrambi i territori anche le terapie intensive e i ricoveri toccano valori più alti. Seppur la situazione sia ancora sotto controllo, senza un’inversione di questa curva certificata da una riduzione sotto l’1% dell’Rt, la prospettiva è che presto alcune regioni possano finire in zona gialla se il tasso di saturazione dei reparti ordinari e delle terapie intensive dovesse sfondare le soglie critiche decise a luglio. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ieri ha anticipato che “nessuna regione passerà da lunedì in zona gialla ma alcune, come il Friuli-Venezia Giulia e le Marche, vanno un po’ attenzionate”, come anche le province di Bolzano e Trento. Non è escluso, dunque, che nelle prossime settimane possano passare nella fascia di rischio più alto.
Il governo intanto riflette sulle prossime mosse da fare e Costa, intervenuto su Rai Radio1, non nasconde la possibilità di un’estensione del vaccino obbligatorio. “Noi siamo stati i primi a introdurre l’obbligo vaccinale per i sanitari – ha affermato – bisogna riflettere se farlo con altre categorie, quelle che sono a contatto con il pubblico, tipo le forze dell’ordine o chi lavora nella grande distribuzione”.
Cresce il pressing dei governatori sul green pass rafforzato. Il ministro agli Affari regionali Mariastella Gelmini ha definito “di buon senso” la proposta delle Regioni. Per il momento infatti non ci sono nuove restrizioni ma, ha dichiarato Gelmini a Radio24, “se costretti e cambi di colore, credo che non si possa penalizzare quell’85% di italiani vaccinati”. Della stessa opinione anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha sollecitato l’esecutivo a introdurre un green pass rafforzato per i vaccinati. “Credo – ha detto – che il governo stia evitando di acuire la tensione sociale, ma sono certo che ha ben chiaro che non possiamo richiudere il Paese”.