Si fa strada l’ipotesi quarta dose. In questo momento è riunita la commissione tecnico scientifica e dell’Agenzia italiana del farmaco per valutare è l’opzione della quarta dose vaccinale anti-Covid per la popolazione più anziana. L’Ema ha ribadito che non ci sono ancora prove che supportino una raccomandazione di un richiamo per tutta la popolazione. Per ora non ci sono ancora evidenze sufficienti a sostegno del secondo richiamo nella popolazione. Invece, l’utilizzo mirato in parti della popolazione più anziane selezionate è considerato da alcuni Stati membri sulla base di risultati preliminari di efficacia.
Crescono i casi, diminuiscono decessi
Aumentano i casi covid per la seconda settimana consecutiva. Dal 16 al 22 marzo sono stati oltre mezzo milione con un aumento del 32,4%. I contagi corrono in particolare nel Sud Italia, dove sono cresciuti del 42,2%. Il nord ovest, il nord est e il centro si attestano intorno al 30% e le isole al 17,7%. È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe, secondo il quale diminuiscono invece i decessi: sono stati 924 a fronte dei 976 della settimana precedente, pari a -5,3%.
Report #GIMBE
“Proteggere i fragili”: obiettivo non raggiunto
Solo 47.794 somministrazioni #quartadose su una platea di oltre 791mila persone immunocompromesse#COVID19 pic.twitter.com/LIsVk8sQ2U— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) March 24, 2022
Agenas: Crescono ricoveri ma non terapie intensive
In base al monitoraggio dell’Agenas, l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area non critica, a livello giornaliero scende in 5 regioni Basilicata (al 27%), Friuli Venezia Giulia (10%), Molise (14%), Umbria (29%), Valle d’Aosta (11%). Crescono i posti occupati in 9 regioni o province autonome: Campania, Emilia Romagna, Liguria, Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto. In sette regioni i dati rimangono invece stabili. Sempre a livello giornaliero, l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti restano stabili in tutta Italia.