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HomeSport Covid, verso il nuovo protocollo per lo sport

Covid e sport di squadra
Al via il protocollo
Domani il parere del Cts

Ok dalla Conferenza Stato-Regioni

Stop alle squadre con il 35% di positivi

di Claudia Torrisi13 Gennaio 2022
13 Gennaio 2022

Inter's player during the warm up on the pitch of Dall'Ara stadium for the Italian Serie A soccer match Bologna FC vs FC Inter. After 45 minutes, according to the regulations, referee will decide the end of the match for lack of the opposing team. Bologna, Italy, 06 January 2022. ANSA /ELISABETTA BARACCHI

La Conferenza Stato-Regioni ieri ha detto sì al nuovo protocollo anti-Covid per la Serie A e gli altri sport di squadra. Il punto principale riguarda lo stop: se il numero di atleti positivi è superiore al 35% scatta il blocco di tutta la squadra. Questa e tutte le altre regole, messe a punto dal ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini con il ministro della Salute Roberto Speranza e la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, saranno ora passate al vaglio del Comitato tecnico scientifico. 

Un altro snodo fondamentale del nuovo protocollo riguarda i positivi e coloro che hanno avuto contatti ad alto rischio. Nel primo caso è previsto l’isolamento dal gruppo; nel secondo, gli atleti dovranno sottoporsi a test continui per cinque giorni e saranno obbligati a indossare la mascherina ffp2. Per i contatti a basso rischio si applicheranno invece le normali misure previste dal governo che variano anche in relazione allo stato vaccinale. L’approvazione del protocollo “è un risultato di cui siamo molto soddisfatti”, ha dichiarato il presidente di Federcalcio Gabriele Gravina. Il vertice della Figc si è detto felice dell’ottimo rapporto di collaborazione tra la federazione, le istituzioni e il Governo e auspica “che anche il Cts riconoscerà l’impegno e gli sforzi quotidiani del nostro movimento per la tutela della salute”.

Il nuovo protocollo stabilisce regole più chiare per la gestione dei contagi sia per le squadre che per le Asl. Le disposizioni, condivise da tutte le amministrazioni centrali e locali, sono atte a garantire l’uguaglianza nel trattamento dei casi e la prosecuzione delle attività sportive. “È un documento che prevede una procedura uniforme per tutte le Asl” ha sottolineato Valentina Vezzali al termine della Conferenza, “e quindi garantisce il corretto e regolare svolgimento dei campionati”. Il protocollo “è un punto di equilibrio ragionevole, a tutela sia del mondo sportivo che della salute pubblica” ha dichiarato infine il ministro Gelmini durante la Conferenza. Atteso per domani il parere del Cts.

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