Ancora poche ore per l’ok definitivo al super green pass. È iniziata alle undici la cabina di regia del governo sulla stretta delle regole anti Covid. Nella riunione, presieduta dal premier Mario Draghi e a cui hanno preso parte i capi delegazione di maggioranza, l’esecutivo ha delineato le nuove disposizioni sul certificato verde e sull’obbligo vaccinale. Provvedimenti che passeranno anche al vaglio del Comitato tecnico scientifico del governo che si riunirà alle 13. Alle 15.30 è prevista la riunione del Consiglio dei ministri in cui sarà approvato il decreto con le nuove misure, che dovrebbero entrare in vigore entro i primi giorni di dicembre per scongiurare nuove chiusure in previsione del Natale.
Le novità
Sono poche le possibili variazioni al quadro dei provvedimenti anti Covid, che è già delineato nei suoi punti fondamentali. Draghi sarebbe ormai determinato a seguire il modello tedesco delle 2G, che prevede il doppio binario per il certificato verde: un green pass “rafforzato” per vaccinati e guariti, che potranno accedere a ristoranti, cinema, teatri, piscine, palestre, stadi, e un pass per chi ha scelto di non immunizzarsi, ottenibile a fronte di un tampone antigenico o molecolare, che garantirà l’accesso solo ai luoghi di lavoro e ai servizi essenziali come supermercati e farmacie, oltre che di viaggiare su treni a lunga percorrenza ed aerei.
I nodi da sciogliere
Ma restano due aspetti da chiarire: quando far scattare le nuove misure – se già da lunedì prossimo o, data molto più probabile, dal primo fine settimana di dicembre – e a partire da quale fascia di colore si applica il super green pass. Come riferito da fonti governative, il pass “rafforzato” dovrebbe entrare in vigore già dalla zona bianca. Questo permetterebbe di scongiurare le chiusure nelle zone di rischio più alto, consentire alle strutture di restare aperte e accogliere solo chi ha il certificato “rafforzato”. In zona rossa però, le limitazioni saranno valide per tutti, a prescindere dal pass. Secondo quanto emerge dalla cabina di regia, inoltre, saranno intensificati i controlli sul certificato verde. Resta aperto anche il dibattito sull’introduzione delle mascherine all’aperto a prescindere dai colori, con le Regioni che spingono al ritorno della misura.
Verso la terza dose obbligatoria per i sanitari
Trovano accordo tra la maggioranza invece le altre due misure che dovrebbero essere introdotte con il nuovo decreto. La riduzione della validità del green pass, che passerà da 12 a 9 mesi, e l’introduzione dell’obbligo della terza dose per i sanitari e il personale che lavora nelle Residenze sanitarie assistite.
L’ok dell’Ema al vaccino per i bambini
Il via libera al vaccino anti Covid per i bambini tra i cinque e gli undici anni potrebbe arrivare in Italia lunedì prossimo. È l’ipotesi paventata dal presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù, in una dichiarazione rilasciata a SkyTg24. “Tra oggi e domani è possibile che Ema anticipi rispetto a fine novembre” la decisione, ha spiegato Palù, inizialmente attesa per il 29 novembre. La possibilità di un via libera all’immunizzazione dei più piccoli nel nostro Paese è quindi “molto verosimile”, ha detto il presidente dell’Aifa, sottolineando che “il rischio dell’infezione sta diventando molto superiore al rischio del vaccino”.