Continua il calo dell’indice di trasmissibilità dei casi di Covid-19 in Italia. Secondo quanto emerge dal monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e Ministero della Salute, l’Rt scende a 0,89 rispetto al valore di 0,93 della settimana precedente. In discesa anche l’incidenza, pari a 962 casi per 100mila abitanti, rispetto a 1.362 dei sette giorni prima. È la prima volta quest’anno che il valore scende sotto quota mille ma soprattutto il dato si è dimezzato in tre settimane: il 21 gennaio era stato toccato il picco di 2.011 casi ogni 100mila abitanti.
Prosegue anche la riduzione dei ricoveri per Covid: il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 13,4%, contro il 14,8% della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche è invece al 26,5%, rispetto al 29,5% rilevato lo scorso 3 febbraio. La maggiore occupazione dei posti letto nelle terapie intensive si registra nelle Marche – con un valore pari al 23,9% – seguita da Friuli Venezia Giulia e Lazio. La Regione con la maggior occupazione in area medica è l’Abruzzo, mentre l’incidenza più alta è stata registrata nella Provincia autonoma di Bolzano.
Diminuisce il numero di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione: sono 410.941 contro 553.860 della settimana precedente. Le percentuali di casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti e attraverso l’attività di screening sono in leggero aumento, mentre è in calo la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi.
E così l’Italia si avvia verso la ripartenza: da oggi cade l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Sarà comunque obbligatorio metterla nelle situazioni di assembramento. Si tornerà anche a ballare in discoteca: in pista si potrà stare senza mascherina ma la capienza al chiuso dovrà essere del 50%. Ulteriori restrizioni potrebbero essere allentate entro il 31 marzo, quando terminerà lo stato di emergenza.