La pandemia conta oggi 51,5 milioni di casi nel mondo, e i decessi sfiorano la soglia di un milione e trecentomila. Gli Stati Uniti registrano il drammatico record di 200mila nuovi contagi in 24 ore, come riportano i dati della Johns Hopkins University. Considerevole purtroppo la cifra che fa riferimento ai ricoveri ospedalieri: 61.964 nella giornata di martedì. Il Texas è stato il primo stato a raggiungere e superare il milione di casi, dove il Dipartimento della Difesa ha ritenuto necessario mobilitare tre squadre mediche militari, con l’obiettivo di rendere operative più di 1.400 unità sanitarie. Seguono a livello mondiale l’India, con 8,64 milioni di casi, e il Brasile, che ne conta 5,7 milioni.
Primo caso dall’inizio della pandemia nell’arcipelago di Vanuatu, nell’Oceano Pacifico meridionale: a diffondere la notizia il ministero della Salute locale. A portare il virus nel paese un giovane di 23 anni, tornato recentemente dagli Stati Uniti. Vanificate le misure adottate fin dal marzo scorso a Vanuatu, che aveva disposto una chiusura totale dei confini e soltanto nell’ultimo periodo aveva consentito i rimpatri sotto rigorosi controlli.
L’Europa rimane al centro della diffusione, con cinque nazioni nella lista dei dieci paesi con il più alto numero di contagi giornalieri. Per numero di casi l’invidiabile primato va alla Francia tra le nazioni europee, che con 1,83 milioni di contagi si pone appena sotto la Russia. La Repubblica Ceca è da settimane uno dei paesi con il più alto tasso di infezioni nel Vecchio continente, ma a fronte dei 9.016 nuovi contagi nella giornata odierna, si è registrato un calo di 3.072 rispetto ad una settimana fa.