La variante Omicron dilaga anche in Italia: secondo le sequenze del virus SarsCoV2 depositate nel nostro Paese nella banca dati internazionale Gisaid, la percentuale di casi di Covid-19 dovuti alla variante è salita dallo 0,5% al 1,1% negli ultimi cinque giorni.
Cresce la preoccupazione per gli ospedali soprattutto per terapie intensive e operatori sanitari. In base ai numeri del report di Nursing Up, frutto delle elaborazioni dei dati Iss e Inail, sono 4.684 i professionisti della salute infettati negli ultimi 30 giorni.
Torna, dunque, anche lo spettro della zona arancione come dichiarato da Guido Rasi, consulente scientifico del commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo. Rasi ha inoltre ricordato l’importanza della campagna vaccinale come antidoto al virus, ponendo l’accento sui richiami: “È fondamentale fare subito le terze dosi”. A fargli eco, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Dobbiamo proseguire accelerando sulla terza dose. Siamo tornati a somministrare oltre 500 mila dosi al giorno, quindi un ritmo molto importante che ci permetterà, nell’arco di due mesi, di completare addirittura la terza dose”.
Vaccino che, assicura Moderna, protegge anche dalla nuova mutazione. “La dose booster ha aumentato i livelli di anticorpi neutralizzanti contro la variante Omicron di circa 37 volte rispetto ai livelli pre-boost” annuncia la società.
Il vaccino resta quindi l’arma più efficace contro il diffondersi del virus. Proprio per questo l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato ha ribadito che “il governo deve introdurre l’obbligo vaccinale. È l’unico modo per sradicare lo zoccolo duro dei No Vax che mette a rischio il resto della popolazione”.
Non si fermano le proteste di no vax e no pass, medici inclusi. Ieri durante l’assemblea dell’Ordine dei medici a Roma, una cinquantina di sanitari ha interrotto l’incontro, protestando contro l’obbligatorietà del vaccino e la sospensione dei sanitari non vaccinati che viene fatta su segnalazione delle Asl. Questa mattina il gestore di un bar di Stradella, in provincia di Pavia, è stato aggredito da tre clienti, ai quali aveva chiesto di esibire il green pass.