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HomeCultura Covid, Istat: nel 2020 metà dei matrimoni in programma non sono stati celebrati

Con il Covid meno nozze
metà di quelle in programma
non sono state celebrate

Con rito civile due matrimoni su tre

Aumentano le unioni multiculturali

di Gabriele Crispo21 Febbraio 2022
21 Febbraio 2022

Un momento del flash mob in piazza Montecitorio a Roma, messo in scena dalle imprese e dai liberi professionisti del settore matrimoni ed eventi, per protestare "contro la mancata indicazione della data di ripartenza per le feste, 26 Aprile 2021. ANSA/FOTO CONCESSE DAI MANIFESTANTI

Rinviati durante la pandemia i matrimoni programmati. Più di due nozze su tre celebrate con il rito civile. Nel 20% dei matrimoni c’è uno sposo o una sposa con cittadinanza straniera. È quanto emerge dall’ultimo report Istat 2020. Le unioni celebrate in Italia nel 2020 sono state 96.841, il 47,4% in meno rispetto al 2019. A livello territoriale, il calo è più pronunciato nel Mezzogiorno (-54,9%) rispetto al Centro (-46,1%) e al Nord (-40,6%). In calo soprattutto le nozze con rito religioso (-67,9%) e i primi matrimoni (-52,3%). Per i primi nove mesi del 2021 i dati provvisori indicano, rispetto allo stesso periodo del 2020, un raddoppio delle nozze, ma la ripresa non è sufficiente a recuperare quanto perso nell’anno precedente. Diminuiscono anche le unioni civili tra partner dello stesso sesso (-33,0%), le separazioni (-18,0%) e i divorzi (-21,9%).

La battuta d’arresto, rivelata dall’Istat, si osserva a partire da marzo 2020 con picchi ad aprile e maggio proprio per via delle pesanti restrizioni imposte dalla pandemia. Ulteriori elementi a sfavore delle nozze si sono aggiunti, via via, a seguito del dispiegarsi degli effetti sociali ed economici indotti dalla crisi sanitaria.

 

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