PECHINO – Interminabili file davanti ai forni crematori di Nanchino, Chengdu e di altre quattro metropoli cinesi, rivelate dagli scatti satellitari pubblicati dal Washington Post. Immagini che rivelano la contraddizione tra la situazione reale e le dichiarazioni delle autorità sanitarie, che dichiarano: “il picco di contagi è già passato”. Ma il Covid continua a mietere vittime in Cina, tanto da portare alla costruzione di un nuovo parcheggio al crematorio di Tongzhou, che nelle immagini appare preso d’assalto da centinaia di auto.
Controlli Covid stringenti, la Cina chiude a Seul e Tokyo
Intanto, Pechino interrompe il rilascio dei visti per i cittadini sudcoreani e giapponesi, mentre il mondo teme che la riapertura del Paese possa significare un aumento vertiginoso dei contagi. Nella giornata di ieri l’Organizzazione mondiale della santà ha affermato, attraverso il direttore generale europeo Hans Henri Kluge, che “il picco attuale di Covid in Cina non dovrebbe avere, scientificamente, un impatto significativo in Europa”. Kluge esorta i Paesi a non imporre “misure precauzionali discriminatorie” per i turisti cinesi in viaggio verso le città europee. L’interruzione del rilascio del visto “per affari, turismo, cure mediche e affari privati in generale” messo in atto dal governo di Xi Jinping è stata interpretata come rappresaglia per gli stringenti controlli sanitari previsti per chi è diretto verso i due Paesi asiatici.
L’unica certezza tra i dubbi sulla gestione pandemica della Repubblica Popolare Cinese è l’ormai appurata inaffidabilità dei dati forniti dalle autorità, che da poco più di un mese ha smantellato definitivamente la repressiva politica zero-Covid. Intanto la Banca centrale cinese riferisce di aver iniettato circa 13 miliardi di dollari di risorse nel sistema bancario, in un’ultima accelerazione prima delle vacanze del Capodanno lunare. Si teme tuttavia che la parentesi festiva possa favorire la circolazione del virus. Superano i 34 milioni, infatti, gli spostamenti dalle città verso i centri rurali, dove è alta la preoccupazione a causa della penuria di risorse mediche.
Nella foto in alto alcuni passeggeri e i loro bagagli davanti alla stazione ferroviaria di Pechino, Ansa