È “estremamente improbabile” che il virus del Covid-19 sia frutto di un incidente di laboratorio. È quanto dichiarato da un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, a seguito della missione in Cina per cercare l’origine del coronavirus. Gli esperti sostengono che è “molto probabile” l’ipotesi di una trasmissione all’uomo da un animale intermediario.
La notizia è stata resa nota dall’ Associated Press, che ha ottenuto una bozza del rapporto. I ricercatori hanno elencato quattro possibili scenari sulla comparsa del SARS-CoV-2. Tra questi vi è l’ipotesi che il virus sia passato dai pipistrelli, primi portatori, all’uomo tramite un secondo animale. Era stata presa in considerazione anche l’idea di una trasmissione diretta, ma il rapporto evidenzia che “la distanza evolutiva tra questi virus pipistrello e SARS-CoV-2 è stimata in diversi decenni, suggerendo un collegamento mancante”.
Dallo studio è emerso che altri probabili portatori potrebbero essere i gatti e i visoni, poiché risultati sensibili al Covid. Altri virus simili sono stati trovati nei pangolini. Un’altra ipotesi è che il virus si sia diffuso anche attraverso i prodotti alimentari mantenuti tramite la “catena del freddo”. Nonostante in Cina siano stati rilevati campioni di virus in confezioni di alimenti congelati, è però improbabile che questi abbiano innescato la pandemia.
“Al momento non è possibile trarre alcuna conclusione definitiva sul ruolo del mercato Huanan nell’origine dell’epidemia o su come l’infezione sia stata introdotta lì”. La scoperta di altri casi precedenti al focolaio di Wuhan suggerisce che la diffusione del virus potrebbe essere iniziata altrove. Peter Ben Embarek, lo scienziato a capo della missione dell’Oms nel capoluogo della provincia di Hubei, ha confermato che il rapporto è concluso, verificato e tradotto. “Mi aspetto che nei prossimi giorni l’intero processo sarà completato e saremo in grado di renderlo pubblico”.