Terremoto giudiziario sulla Regione Sicilia. Un’inchiesta della procura di Trapani ha fatto emergere delle irregolarità relative ai dati sull’andamento del Covid-19 nel territorio. Indagato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che si è dimesso. Ai domiciliari sono finiti la dirigente generale del Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico (Dasoe) Maria Letizia Di Liberti, il funzionario della Regione Salvatore Cusimano e il dipendente di una società che si occupa della gestione informatica dei dati dell’assessorato, Emilio Madonia.
L’inchiesta nasce dalla scoperta che in un laboratorio di Alcamo, in provincia di Trapani, erano stati forniti dati falsati su decine di tamponi per evitare che la Sicilia fosse inserita in zona rossa. “Un disegno politico scellerato”, scrive il gip di Trapani che ha accolto le richieste della Procura.
I reati contestati sono di falso materiale e ideologico in concorso. Diverse intercettazioni confermerebbero l’alterazione dei dati inviati all’Istituto superiore di Sanità. “Spalmiamoli un poco”, diceva Ruggero Razza al telefono con Letizia Di Liberti, in riferimento ai dati da trasmettere all’Istituto Superiore di Sanità.
Rezza ha già deciso di farsi da parte e ha pregato il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, di accettare le sue dimissioni. Quest’ultimo si è dichiarato sorpreso dall’inchiesta, pur confermando in un primo momento la sua piena fiducia nell’assessore alla Salute. Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha affermato invece che il Comune si costituirà parte civile.
Dure le reazioni dei partiti. Il segretario regionale del Partito democratico, Anthony Barbagallo, ha da subito chiesto le dimissioni dell’assessore Razza. “Il Pd – afferma – aveva già messo in evidenza le storture della sanità siciliana con una mozione di sfiducia bocciata però dalla maggioranza”. Dello stesso parere il senatore di Liberi e Uguali, Francesco Laforgia, e il senatore del Movimento 5 Stelle, Stanislao di Piazza. I pentastellati parlano di un “fatto di una gravità inaudita”.
Il fascicolo dei pm di Trapani sulle falsificazioni dei dati sulla pandemia in Sicilia, potrebbe essere a breve trasmesso alla procura di Palermo per la prosecuzione delle indagini.