I Carabinieri dei Nas, in accordo con il ministero della Salute, hanno condotto su tutto il territorio nazionale alcuni controlli presso terme, centri benessere e spa per verificare il rispetto delle norme anti-Covid. Le verifiche hanno interessato oltre 600 strutture e attività, riscontrando irregolarità in 95 di queste, pari al 15% degli obiettivi ispezionati, delle quali undici oggetto di provvedimenti di sospensione a causa di gravi carenze.
Come spiega la nota dei militari, in questi centri sono state accertate 38 violazioni sulla corretta attuazione delle misure di contenimento del virus relative al mancato uso di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, alla totale assenza di una corretta sanificazione nelle aree comuni, alle misure di distanziamento e alla mancata valutazione del rischio epidemico all’interno di queste strutture. Sono state notificate anche undici sanzioni per assenza di verifiche, da parte del gestore, sul possesso del Green pass e sul mancato divieto di accesso ad alcuni servizi che temporaneamente non si possono ancora offrire, come gli ambienti caldo-umidi (bagno turco).
Sono state rinvenute altre 104 violazioni per quanto riguarda tutti quei centri che non offrivano adeguati servizi di pulizia e di igiene degli ambienti utilizzati nei trattamenti termali, carenze strutturali e presenza di membri del personale che non avevano le qualifiche professionali per svolgere massaggi o attività estetiche.
Al termine di questi controlli, i Carabinieri hanno segnalato all’autorità giudiziaria 98 persone e contestato violazioni amministrative per un totale di 97mila euro. Hanno inoltre sequestrato 600 kg di prodotti alimentari tenuti nelle aree di ristoro dei suddetti centri e individuato 5 strutture che proponevano trattamenti “termali” senza acque di riconosciuta efficacia terapeutica.