In Italia, i contagi da Covid-19, sono quintuplicati nelle ultime cinque settimane. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha sottolineato come la copertura vaccinale, pur nella crescita della curva pandemica, stia permettendo di “tenere tutto aperto”. Ma cresce la preoccupazione per Omicron, la nuova mutazione del virus arrivata anche in Italia, nonostante gli esperti chiedano cautela. “Preoccupati per la variante mi sembra un termine largamente eccessivo” ha detto Franco Locatelli, coordinatore del Cts. Intanto sono risultati positivi alla nuova variante del Covid, seppur senza sintomi rilevanti, anche la moglie e i due figli del “paziente zero”. L’imprenditore casertano dell’Eni, primo italiano contagiato da Omicron, era rientrato in Italia dal Sudafrica.
Allo studio il vaccino anti Omicron italiano
La buona notizia è che in Italia è pronta la prima piattaforma di un vaccino anti Covid progettato per contrastare la variante africana. Ad annunciarlo l’azienda italiana biotech Takis, che fra poche settimane inizierà i test preclinici. “Grazie a tutto quello che abbiamo imparato dall’inizio della pandemia – ha dichiarato Luigi Aurisicchio, amministratore delegato e direttore scientifico di Takis, – abbiamo disegnato il vaccino Covid-eVax, versione Omicron in poche ore”. Il nuovo vaccino è un farmaco di seconda generazione, basato sulla stessa piattaforma è stata finora adattata per le varianti Alfa, Beta, Gamma e Delta. Non solo Takis sul fronte cure. Anche l’azienda di biotecnologie Irbm di Pomezia, infatti, ha affermato di essere al lavoro su un nuovo farmaco anti-Covid in formulazione aerosol o iniettabile.
La situazione nelle regioni
A pochi giorni dall’annuncio dell’introduzione del Super green pass, è boom di vaccinazioni. Negli ultimi sette giorni è stato registrato un +40% di prime dosi rispetto alla settimana precedente. Campagna vaccinale che si intensifica, nei giorni in cui, secondo i dati del monitoraggio Agenas, la soglia di posti occupati negli ospedali da pazienti Covid ha raggiunto il 9%, con tre regioni con soglie che superano il livello di allerta del 15%. Prima fra tutte il Friuli Venezia Giulia, che arriva al 22% e da oggi passa in zona gialla. A Trieste scattano le restrizioni con divieto per i no vax di frequentare bar, ristoranti e luoghi di ritrovo. Per le terapie intensive, il valore nazionale resta al 7% ma sale nel Lazio, a Trento, in Molise, Sardegna e Umbria.
Il piano controlli per il periodo natalizio
Dal 6 dicembre, dunque, con lo scattare delle nuove misure in tutto il Paese, a prescindere dal colore della zona, sarà necessario rafforzare i controlli sui territori. Oggi la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese incontrerà i prefetti con il capo della polizia, i comandanti generali di carabinieri e Guardia di finanza. Al centro del vertice i piani che i prefetti possono mettere in campo per far rispettare le norme ed evitare gli assembramenti nelle vie centrali. “È il momento della responsabilità – ha detto Lamorgese – per passare in modo sereno il periodo natalizio dobbiamo fare la nostra parte”.