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HomeCronaca Covid, in calo incidenza, Rt e terapie intensive. Il piano per allentare le misure

Covid, in calo incidenza
indice di trasmissibilità
e terapie intensive

Costa: "Abolire green pass è un'ipotesi"

Il piano: stadi pieni e cibo nei cinema

di Luca Sebastiani18 Febbraio 2022
18 Febbraio 2022

La rianimazione Covid all'ospedale policlinico San Martino di Genova. Da una sala operatoria dismessa e' stata ricavata una sala gli addii dove parenti e amici possono accompagnare il loro congiunto, verso l'ultimo viaggio con il conforto della vicinanza dei propri cari. Nella prima ondata non c'e' stata la possibilita' di attrezzarla e i pazienti deceduti venivano salutati in Pronto Soccorso e mai piu' rivisti, nella maggioranza dei casi nemmeno dopo morti. Genova, 18 febbraio 2022. ANSA/LUCA ZENNARO

Continua a calare l’incidenza dei casi di Covid e l’indice di trasmissibilità Rt. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale dell’Iss e del ministero della Salute. La settimana scorsa, in Italia, l’incidenza era a 962 ogni 100mila abitanti, mentre quella attuale è a 672. Valle d’Aosta (328,5) e Lombardia (408,2) le aree con i valori più bassi, mentre nella Provincia autonoma di Bolzano (1061,2) e nelle Marche (1025,8) quelli più alti. Tra il 26 gennaio e l’8 febbraio l’Rt medio sui sintomatici è di 0,77, in diminuzione rispetto al periodo precedente. Ieri i nuovi contagi sono stati 57.890 mentre i morti 320. A scendere, inoltre, è il tasso di occupazione in terapia intensiva al 10,4% (una settimana fa al 13,4%). Le regioni con la più alta percentuale sono Lazio, Provincia autonoma di Trento e Calabria. In calo anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale, arrivato al 22,2% rispetto al 26,5% precedente. I reparti più impegnati si registrano in Abruzzo, Sicilia e Calabria. L’Istituto Superiore di Sanità ha anche registrato il calo dei contagi tra gli operatori sanitari, dopo aver toccato il picco a fine gennaio.

Intanto, prosegue anche il graduale percorso di uscita dalla pandemia. Il 31 marzo, scadrà lo stato di emergenza e il governo non sembra intenzionato a rinnovare. Il green pass dovrebbe rimanere almeno fino al 15 giugno, soprattutto per viaggiare su treni, aerei e navi. Ma da aprile potrebbe non essere più necessario nei bar e ristoranti all’aperto e nei circoli sportivi. “L’abolizione del Green Pass è un’ipotesi su cui stiamo ragionando”, ha commentato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ai microfoni di Radio 24. “Con la fine dello stato di emergenza inizierà una fase nuova”. Anche sulle mascherine al chiuso Costa ha parlato di “tema sul quale stiamo riflettendo. Dobbiamo però affrontare tutto con gradualità”. Il sottosegretario ha sottolineato la necessità di “terminare la campagna di vaccinazione per non vanificare tutti i sacrifici”.

Ieri il Parlamento ha approvato il decreto Covid con alcune modifiche. Già dal prossimo fine settimana la capienza consentita negli stadi salirà al 75%, con Costa che ha parlato di “obiettivo raggiungibile” la riapertura totale per il 31 marzo. Dal 10 marzo sarà invece di nuovo possibile mangiare e bere nei cinema e teatri. Sempre dalla stessa data sarà possibile visitare i familiari ricoverati in ospedale, per 45 minuti al giorno. Oggi, inoltre, su proposta dei ministri Roberto Speranza ed Elena Bonetti, sarà portato in Consiglio dei ministri il finanziamento di un fondo a sostegno dei familiari dei medici deceduti per Covid.

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