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HomeCronaca Covid, aumentano i casi e l’occupazione dei reparti. Stabili le terapie intensive

Covid, aumentano i casi
e l'occupazione dei reparti
Stabili le terapie intensive

Quasi 100mila nuovi contagiati ieri

Speranza: "Tenere mascherine al chiuso"

di Francesco Fatone23 Marzo 2022
23 Marzo 2022

People attends in piazzale degli Alpini to take a coronavirus test with swabs in Bergamo, Italy, 08 January 2021. Ansa Filippo Venezia

Risalgono i casi Covid in Italia e aumenta l’occupazione dei reparti ma le terapie intensive restano ferme al 5%. E’ questo quanto emerge dai dati Agenas di questa settimana, secondo cui l’occupazione nei reparti ospedalieri di “area non critica” è risalita del 14% in Italia ed è cresciuta in 9 regioni, superando il 20% in Calabria, Umbria, Basilicata, Sicilia, Puglia, Sardegna e Marche. L’occupazione delle terapie intensive, invece, e’ ora al 5% in Italia a fronte del 39% raggiunto esattamente un anno fa, ed e’ sotto il 10% in tutte le regioni.

I dati di ieri

Nelle giornata di ieri sono stati 96.365 i nuovi casi di coronavirus in Italia. I tamponi effettuati sono 641.896  e la percentuale di positivi è salita al 15%. I morti invece sono 197 mentre ci sono 8 posti letto occupati in terapia intensiva in meno  rispetto a ieri.

Ipotesi quarta dose

Domani ci sarà una riunione tra gli esperti della Commissione Tecnico Scientifica e quelli dell’Aifa per valutare la possibilità di una quarta dose di vaccino, coinvolgendo anche i soggetti più anziani. Un’ipotetica quarta dose per tutti potrebbe arrivare con l’inizio della stagione autunnale.

Speranza: “Mantenere mascherine al chiuso”

Un aumento di casi, che in vista del 31 marzo, mette in discussione l’addio alle misure anti-Covid. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito ieri che la pandemia non è finita:  “Abbiamo strumenti per gestirla in maniera diversa e il dato delle vaccinazioni è molto incoraggiante. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo continuare ad avere un’attenzione in modo particolare sull’utilizzo delle mascherine al chiuso e poi continuare a fare le terze dosi e anche le prime per chi non si è ancora vaccinato”. Dello stesso parere è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che invita a non abbassare la guardia vista la contagiosità di Omicron 2.

Il parere dei virologi

Differenti i pareri tra i virologi sulla rimozione delle ultime misure restrittive. Walter Ricciardi vorrebbe il mantenimento delle mascherine al chiuso almeno fino a giugno: “Con i dati attuali, la rimozione della mascherina in ambiente chiusi è una mossa precoce”. Mentre Andrea Crisanti e Matteo Bassetti ritengono che la trasmissione della variante Omicron 2 sia difficile da contenere con le restrizioni finora attuate e che sia necessario investire su una maggiore copertura vaccinale.

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