Salgono i casi Covid e aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionale: 848 ogni 100 mila abitanti rispetto ai 725 della scorsa settimana. L’Rt medio, calcolato sui casi sintomatici tra il 2 e il 15 marzo, è pari a 1,12 (range 0,87-1,44), superiore allo 0,94 della settimana precedente. Era dallo scorso ottobre che il valore dell’indice di trasmissibilità Rt non superava la soglia epidemica dell’unità. Sono i dati che emergono dal monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute. I nuovi positivi comunicati ieri sono stati 81.811 su 545.302 tamponi totali effettuati, con il tasso di positività rimasto pressoché stabile al 15% rispetto a mercoledì.
Ad aumentare sono anche i ricoveri ordinari. Questa settimana sono 11 le Regioni a collocarsi sopra la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti di area medica per pazienti Covid: Abruzzo (20%), Basilicata (25,7%), Calabria (33,8%), Lazio (17,4%), Marche (22,1%), Molise (15,9%), Puglia (20,8%), Sardegna (19,9%), Sicilia (24,3%), Toscana (15,4%), Umbria (30,1%). Il tasso di occupazione in aree mediche è salito al 13,9% contro il 12,9% della settimana precedente. Non preoccupano invece i numeri sulle occupazioni in terapia intensiva. Nessuna regione o provincia autonoma ha superato la soglia di allerta del 10%, e il tasso è 4,5%, in calo dal 4,8% precedente.
Intanto arriva l’appello alla cautela sull’allargamento della platea dei soggetti a cui somministrare la quarta dose del vaccino anti-Covid, tra cui gli anziani. La commissione tecnico-scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha sottolineato, in una nota, come siano “necessari ulteriori approfondimenti, integrando le evidenze scientifiche internazionali con i dati di studi in corso in Italia”.