Sono nove le regioni e province autonome che, questa settimana, superano la soglia di allerta del 10% di occupazione delle terapie intensive per casi di Covid. Sono Calabria (11,8%), Emilia Romagna (11,9%), Friuli Venezia Giulia (18,3%), Liguria (13,7%), Marche (16,7%), Molise (10,3%), Veneto (15%) e le province autonome di Bolzano (18%) e Trento (21,1%). È quanto emerge dal monitoraggio settimanale della cabina di regia del governo sulla pandemia, i cui dati sono comunicati dall’Istituto superiore di sanità.
L’incidenza settimanale, a livello nazionale, è in netto aumento: sono stati registrati 241 casi per 100 mila abitanti. L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è di 1,13, in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente. Intanto, potrebbero salire a sette le regioni in giallo. Il gruppo già composto da provincia di Bolzano, Friuli e Calabria, lunedì potrebbe allargarsi anche alla Liguria, al Veneto, alla provincia di Trento e alle Marche.
“A Natale il Lazio non rischia il giallo ma probabilmente verso il Capodanno potremmo anche andare in zona gialla”, spiega l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, ai microfoni di Radio Rai.
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a Sky Tg24 ha spiegato che al momento non sono in vista ulteriori misure come il tampone per i vaccinati, almeno non a livello nazionale. Inoltre, è ragionevole pensare ad un vaccino per gli under 5 entro marzo- aprile.
“Dopo 5 mesi il Green pass perde ogni giorno un po’ di validità rispetto alla circolazione del virus”, spiega Guido Rasi, consulente del commissario Figliuolo. “Se fossimo in una situazione di bassa circolazione non sarebbe un problema, ma in un momento di alta circolazione come questo bisogna anche pensare di ridurre la durata del pass”. Una riflessione che, secondo Rasi, “si imporrà entro 10-15 giorni, quando si saprà di più sulla variante Omicron”. Per quanto riguarda le possibili cure con le pillole anti-Covid, Rasi ha spiegato che potrebbero arrivare presto in Italia: “L’Ema ha dato il via libera, il farmaco della Pfizer sembra molto utile rispetto al Molnupiravir. Arriverà, a giorni, il via libera e la disponibilità ai primi di gennaio. Probabilmente”.