Chi sperava che i dati su contagi e decessi da Covid-19 sarebbero continuati a scendere, puntando allo zero senza scossoni, ha ricevuto una pessima sorpresa. I numeri tornano a salire, anche se di poco. Un rischio calcolato, l’aveva detto anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, annunciando la riapertura.
Dal quadro che emerge dai dati – seppur parziali – della Protezione Civile, le regioni da tenere sott’occhio in vista del 3 giugno sono la Liguria, il Piemonte e soprattutto la Lombardia. L’Italia appare decisamente frammentata, con aree in cui ci sono casi giornalieri che si contano sulla punta delle dita e altre in cui sono ancora centinaia.
Ieri i decessi sono stati 117 in più in 24 ore, la metà in Lombardia (58 contro i 22 del giorno precedente), per un totale nazionale di 33.072. Allo stesso tempo non c’è stata nessuna nuova vittima in ben otto regioni: Marche, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata e la provincia autonoma di Bolzano. Sale, però, anche il numero dei contagiati: sono 584 in più a livello nazionale, di cui 384 in Lombardia, pari al 65% dei nuovi positivi in Italia nelle ultime 24 ore. È stato importante anche l’aumento registrato in Piemonte (+78) e in Liguria (+39).
Sono 505 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid-19, 16 in meno. Di questi, 175 sono in Lombardia, otto in meno. I malati ricoverati con sintomi sono invece 7.729, con un calo di 188 unità, mentre quelli in isolamento domiciliare sono 42.732, con una flessione di 1.772. Sono aumentati a 147.101 i guariti e i dimessi, con un incremento rispetto di 2.443 rispetto al giorno precedente. Restano tanti, ancora, i malati: 50.966 persone che al momento risultano ufficialmente affette da Covid-19. I tamponi fatti finora sono 3.607.251, in aumento di 67.324 rispetto al giorno precedente. I casi testati (le singole persone) sono invece 2.290.55.