“È bene che ci cominciamo a abituare a una guerra lunga, la Sars che era meno contagiosa finì verso maggio-giugno. Io ho l’impressione che, se lavoriamo tutti insieme, dovremo arrivare all’estate”. A dirlo questa mattina è Walter Ricciardi, membro dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e consulente del Ministero della Salute italiano.
Secondo l’ultimo bollettino della Protezione civile in Italia i casi totali di contagio da Covid-19 sono 12.462: 10.590 attualmente positivi, 1.045 guariti e 827 morti (in maggioranza con altre serie patologie pregresse). La Lombardia continua ad essere la regione più in difficoltà con 5.763 persone al momento contagiate e 617 morti. Per questo le autorità regionali propongono di fare come a Wuhan in Cina: costruire un ospedale di emergenza nei capannoni della Fiera di Rho, che garantisca 500 posti di terapia intensiva. Secondo l’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera, «può essere pronto entro sei giorni, a patto che ci siano i respiratori e il personale». Oltre a questo, sono già pronti 200 posti nei prossimi 5-7 giorni «utilizzando ogni spazio disponibile». E, se necessario, da Italia Viva Maria Elena Boschi propone di attrezzare postazioni aggiuntive in due navi da crociera di lusso.
Da venerdì 14 marzo, poi, sarà chiuso ai voli civili l’aeroporto di Roma-Ciampino, resta aperto con limitazioni quello di Fiumicino. Secondo l’Agenzia Ansa è anche molto probabile, a breve, la chiusura dell’aeroporto di Linate e di altri scali nazionali con un decreto ad hoc del Ministero dei Trasporti.
Per aiutare gli ospedali la Consip, centrale acquisti della pubblica amministrazione, comprerà nelle prossime ore 900 tamponi e 267 kit diagnostici. E mentre continuano le donazioni di aziende, vip e comuni cittadini a tutti gli ospedali per allargare i reparti di terapia intensiva (solo ieri in 24 ore si sono raccolti 200 mila euro per il Niguarda di Milano e il Cotugno di Napoli, mentre la coppia Fedez-Ferragni è arrivata a una donazione di 3 milioni di euro per il San Raffaele di Milano), si intensifica la produzione di dispositivi per la ventilazione. Una delle massime eccellenze italiane in materia, la Dimar di Medolla, ne sta producendo a ritmi triplicati (da 200 a 600 al giorno). Tra questi dispositivi lo speciale caso “Cpap”, una specie di “elmo antivirus” per ospedali e Asl.