La pandemia “continua a scatenare uno tsunami di odio e xenofobia” nel mondo. A dirlo, stamattina, è il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in un post pubblicato su Twitter. Un monito preoccupante quando oramai i casi ufficiali di Covid-19 nel mondo sfiorano i 4 milioni, con circa 1,5 milioni in Europa e 1,2 milioni negli Stati Uniti. Oggi nel Vecchio Continente andrà in scena l’annuale conferenza ‘The State of the Union’, con esperti per discutere della situazione. È previsto anche l’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
La Francia verso la fine del lockdown
La Francia lunedì 11 maggio è pronta a ripartire dopo 7 settimane di lockdown. Riaprono negozi, industrie, parchi e giardini. Se tutto andrà bene nelle prime tre settimane, a giugno si può già pensare a dare l’ok a ristoranti e bar. Si torna a scuola da subito, saranno l’80-85% gli istituti che riapriranno i portoni a bambini degli asili, elementari e medie. Scomparsa l’autocertificazione tranne per gli spostamenti oltre i 100 chilometri. Ma ci sono quattro regioni – fra queste l’Ile-de-France – ancora rosse. Vuol dire che “i casi diminuiscono, ma non quanto ci saremmo aspettati”, ha spiegato premier Edouard Philippe. Qui scuole medie e parchi rimangono chiusi.
La situazione in Svezia
In Svezia si registrano 3.040 morti e 24.623 casi ufficiali. L’aumento dei contagi non ha indotto le autorità a cambiare la strategia adottata, con misure molto meno rigorose di quelle in vigore nel resto d’Europa. La Svezia ha scelto il “principio di responsabilità”, con il semplice invito al distanziamento, senza lockdown. Secondo il sito web Worldometer il tasso di mortalità da coronavirus nel paese, pari a 301 per milione di abitanti è inferiore al 443 del Regno Unito, 491 dell’Italia e I 558 della Spagna.
Negli Usa aumentano i decessi
Torna ad accelerare l’aumento dei morti negli Stati Uniti. Altri 2.448 in un giorno, per un totale di oltre 75.500. Gli americani stanno “pagando il prezzo” delle scelte di Trump sulle riaperture, accusa Biden. Cina e Usa si impegnano nel frattempo ad attuare la fase 1 dell’accordo sul commercio siglato a gennaio, malgrado la pandemia.