Nel pieno della progettazione della “Fase 2” al via dal 4 maggio, il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini interviene sul tema della gestione dei bambini, rispondendo alle molte richieste di chiarimenti inviategli dai genitori. “Penso che il governo, se tutto andrà bene, riaprirà le scuole il prossimo anno scolastico. Noi però dobbiamo inventarci qualcosa, partendo dai centri estivi. C’è bisogno di fare respirare i bambini, vedremo in che modo. In sicurezza e senza assembramenti, vogliamo riaprire i nostri parchi. Stiamo lavorando, daremo le indicazioni del caso” ha detto il presidente.
Questo sembra essere uno dei molti nodi su cui ancora non è chiaro come si dovrà procedere e quali saranno le linee guida. “Se si riprende a lavorare, i genitori devono sapere dove poter lasciare i bambini e chi li possa accudire. Credo ci sia bisogno di prolungare i congedi parentali e dare ulteriori risorse al sistema 0-6 anni. Guardiamo anche ai privati, non vogliamo lasciare nessuno nel dramma”, ha aggiunto Bonaccini.
Certo è che si va delineando uno scontro tra i rappresentanti politici dei cittadini e i tecnici sulla gestione dei più giovani. Ieri nel punto stampa della Protezione Civile il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, che fa anche parte del Comitato tecnico-scientifico, era stato categorico: ”Scordatevi i centri estivi e gli oratori. Va benissimo pensare l’estate come momento di recupero delle attività ludico sportive. Ma come si fa a garantire il distanziamento sociale dei bambini al campo estivo? L’accesso ai parchi si può considerare ma contingentato per evitare aggregazioni”, aveva poi concluso.
Ma alla voce discordante di Bonaccini si è subito aggiunta anche quella della ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, che ha voluto replicare a Locatelli via Twitter: “I genitori devono tornare a lavorare. Oratori e campi estivi non ce li scordiamo. Li organizziamo in modo sicuro per la salute di tutti”, ha detto, aggiungendo che “del resto questa è la responsabilità della politica”. Anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si è detta favorevole all’uscita dei bambini, in particolare quelli sotto i dodici anni, aggiungendo che sono stati medici e psicologi a consigliarlo. Tra loro appare evidente che non ci sia Locatelli.
Anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, è favorevole alla linea espressa dalle ministre e da Bonaccini:” È necessario pensare a spazi di aggregazione che consentano ai bambini e ai ragazzi di potersi ritrovare, magari in numero ridotto anche a luglio, agosto e settembre”.