Cresce la tensione degli italiani. Il Governo ha adottato delle misure senza precedenti per contenere la diffusione del Coronavirus. Al riguardo Demopolis, l’Istituto nazionale di ricerche, ha effettuato un’indagine e analizzato l’opinione dei cittadini sulle scelte operate dall’esecutivo.
L’indagine è stata realizzata dal 22 al 23 marzo su un campione stratificato di 1.500 intervistati. Emerge che il 33% promuove a pieni voti il Governo, mentre il 51% ritiene che le scelte siano positive, ma ancora blande. Il16% infine esprime un giudizio completamente negativo.
Pietro Vento, il direttore dell’Istituto Demopolis, spiega che “i timori per la tenuta del sistema sanitario prevalgono oggi, nel sentiment dei cittadini, sulle preoccupazioni economiche. La conferma viene dalla graduatoria delle misure del Decreto Legge Cura Italia maggiormente condivise dall’opinione pubblica”. Infatti l’86% approva l’aumento di attrezzature e posti di terapia intensiva; l’81% è a favore della decisione di mirare ad assumere 20mila tra medici e infermieri. Per quanto riguarda le misure economiche invece sette su dieci approvano la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori, e due su tre la sospensione di adempimenti fiscali e contributivi.
Per quanto riguarda l’invito a stare a casa, invece, poco più di un terzo pensa che i comportamenti siano completamente adeguati. Il 48% (quasi un cittadino su due intervistato da Demopolis per il programma “Otto e Mezzo”) pensa che gli italiani stiano rispondendo in maniera positiva, ma che ancora troppe persone non stanno rispettando le regole. Il 18% ritiene che gli italiani stiamo sottovalutando i rischi e che i comportamenti quindi non sono adeguati.
Pietro Vento aggiunge che “si guarda con attenzione alle scelte del Governo e di molte Regioni: il blocco degli spostamenti da un Comune all’altro per contenere l’estensione del contagio è ritenuto giusto dall’84% degli italiani: un valore sorprendente, che conferma la disponibilità ad accettare ulteriori limitazioni pur di uscire presto da quest’emergenza”.