Continua la sfida rappresentata dal Covid-19. Se in tutta Europa gli sforzi sono concentrati sulla gestione della fase 2, la Russia è nel pieno dell’epidemia divenendo il secondo Paese più colpito nel mondo.
Attualmente la Russia segna 232.243 casi totali, e per il decimo giorno consecutivo si registrano più di diecimila nuovi contagi (10.899 nelle ultime 24 ore). Almeno 376 tra allievi e ufficiali delle scuole militari sono risultati positivi al nuovo coronavirus dopo aver preso parte nelle scorse settimane alle prove della parata cancellata del Giorno della Vittoria, che si sarebbe dovuta svolgere il 9 maggio.
Nella città di San Pietroburgo poi un incendio è divampato nel reparto di terapia intensiva nell’ospedale di San Giorgio, provocando la morte di 5 pazienti collegati alle macchine per la ventilazione artificiale. Il rogo è stato contenuto e 150 persone sono state evacuate. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass, aggiungendo che l’incendio potrebbe essere stato provocato da un cortocircuito di uno dei ventilatori polmonari.
SPAGNA
Il governo introdurrà la quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutti i viaggiatori in arrivo dall’estero. La misura entrerà in vigore da venerdì e sarà attiva fino al 24 maggio, ma potrebbe essere prorogata a seconda di futuri provvedimenti contro la diffusione del virus.
Con la fase 2 che sta entrando nel vivo, la Spagna resta il terzo Paese più colpito dall’epidemia nel mondo con 227.436 casi. Ma diminuiscono i morti: 123 nell’ultimo giorno, il numero più basso in 7 settimane.
FRANCIA
Si riparte nel rispetto delle norme di sicurezza, con la riapertura di negozi, fabbriche, parrucchieri e ristoranti con attività da asporto. E nei prossimi giorni i bambini di materne ed elementari potranno ritornare tra i banchi di scuola.
A Parigi non sono mancati alcuni disordini al Canal Saint-Martin, situato nel cuore della capitale francese, con la polizia che ha dovuto sgomberare tanti giovani intenti a fare l’aperitivo.
Con 177.547 casi totali la situazione va sempre monitorata, e il ministro della Salute Olivier Véran conferma che “non si esclude di richiudere” se i dati dovessero peggiorare.
GRAN BRETAGNA
“Stay alert”. Il piano annunciato ieri dal premier inglese Boris Johnson riguardo l’avvio della fase 2 punta a una ripartenza “cauta e graduale”, con riaperture che saranno condizionate dall’andamento dei contagi nei prossimi giorni. Con 224.332 casi e oltre 32mila morti, Johnson ammette il “tragico” bilancio di vittime, rivendicando però gli sforzi compiuti per evitare il sovraffollamento degli ospedali.
Prevista l’introduzione di una quarantena obbligatoria per chiunque viaggerà oltremanica dall’estero. Ancora da stabilire la data per l’entrata in vigore della norma, con il ministro degli Esteri Dominic Raab che la rinvia a quando verrà raggiunto un tasso interno di contagi “più basso”.