All’orizzonte la frattura, ormai insanabile, che si è consumata a livello nazionale tra il Pd e Sel. Al centro, lui, Ignazio Marino. Che a Roma gioca l’ultima carta per tener insieme le fila di un partito allo sbando. Il dubbio è lecito, ma l’asse dovrebbe restare alle amministrative del 26 e 27 maggio. Sono in molti però, negli uffici romani del partito, a temere un’emorragia di voti dopo l’affaire Quirinale. Una beffa visto che, ad un mese dalle elezioni, i sondaggi danno il candidato del centrosinistra in vantaggio sul sindaco uscente, Gianni Alemanno.
L’ultimo in ordine di tempo è quello realizzato dalla società Swg per Cna (Confederazione nazionale artigianato) che certifica la corsa a tre per il Campidoglio, con Marino primo, seguito da Alemanno e il candidato del M5S Marcello de Vito. Il sondaggio è stato effettuato nel periodo che va dal 12 al 16 aprile. Quindi a ridosso della puntata al fulmicotone di Report che ha fatto a pezzi il sindaco uscente, che ha annunciato querela. “Per Ignazio Marino – scrive Roma Italia Lab – la forbice di preferenze va dal 37 al 41%. Seguono il sindaco uscente, Gianni Alemanno (27-31%), e il grillino Marcello De Vito (23-27%). Alfio Marchini raccoglierebbe il 3-5% dei consensi. Sul fronte dei partiti, la coalizione di centrosinistra otterrebbe il 38,5%, con il Partito Democratico al 31% e Sel al 5,7%. Il centrodestra si ferma al 29,1%, con il Pdl al 25,2% e Fratelli d’Italia al 2,2%. Segue il Movimento 5 Stelle con il 25,2%, in linea con la media nazionale. La lista di Marchini “Movimento perla Cittadinanza Romana” sarebbe al 4,2%”. “Il 19% del campione – inoltre – ha dichiarato che non andrà a votare, perché ritiene che ‘nessuna delle forze politiche in campo sia in grado di governare Roma'”. C’è poi un altro aspetto curioso, e riguarda la notorietà dei candidati. La forbice tra le preferenze per Alemanno e Devito, ad esempio, è molto ridotta. Eppure solo il 34% degli intervistati (duemila maggiorenni residenti a Roma) conosce il candidato di M5S, contro il 90% di Alemanno. Marino è invece conosciuto dal 70% del campione consultato.
Giovedì scorso, il sondaggio di Datamonitor, commissionato dal sito Affaritaliani.it, aveva anticipato il distacco tra i due candidati, con Marino che viaggia sui 40 punti percentuali e stacca di 6 il sindaco uscente. Anche dall’istituto demoscopico però, fanno notare che il sondaggio è stato effettuato nelle 24 ore dopo la messa in onda di Report. A giugno dello scorso anno, Alemanno viaggiava sui 50 punti percentuali nelle preferenze.