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HomePolitica Corsa al Pd: Bonaccini in testa ma probabile exploit di Schlein

Pd, Bonaccini ancora avanti
ma Schlein potrebbe
vincere nel voto ai gazebo

Caos tessere, 4 mila incerte

Votazioni aperte fino al 12 febbraio

di Sofia Zuppa08 Febbraio 2023
08 Febbraio 2023

I candidati alla segreteria del Partito Democratico, da sinistra, Elly Schlein, Gianni Cuperlo, Stefano Bonaccini e Paola De Micheli | foto Ansa

ROMA – Una sfida fino all’ultimo voto quella tra Elly Schlein e Stefano Bonaccini, in corsa alle Primarie per la candidatura alla segreteria del Partito democratico.

Nei circoli locali gli iscritti hanno iniziato a votare: il presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini è in testa con 9.808 voti, pari al 48,8%. A soli 12 punti di distacco il volto di Occupy Pd Schlein con 7.424 voti, pari al 37%. Seguono Gianni Cuperlo con l’8,4% e Paola De Micheli con il 5,8%, rispettivamente pari a 1.690 e 1.176 voti.

Per il momento hanno votato 20.184 iscritti, come confermano i primi dati ufficiali comunicati dalla Commissione del Congresso ma le votazioni andranno avanti fino a domenica 12 febbraio e, in via eccezionale, fino al 19 febbraio nel Lazio e in Lombardia, per la concomitanza con le elezioni regionali. Domenica 26 febbraio dalle 8 alle 20, invece, il voto sarà aperto anche ai non iscritti al Pd. Ai gazebo il voto potrebbe essere ribaltato.

Infatti, a Milano Schlein è in testa, lo stesso per Firenze e Bologna, nelle sezioni in cui si è votato finora. Ma i voti del sud arriveranno in ritardo rispetto agli altri e potrebbero allargare ulteriormente la forbice a favore di Bonaccini.

Caso tesseramenti irregolari

Ma i numeri non tornano: alcuni tesseramenti risultano irregolari e ciò ha provocato il rinvio dei voti in molti circoli locali. Il teatro principale di queste irregolarità ha interessato principalmente la Campania. “Non è possibile in alcune città ritrovarsi con più iscritti che voti presi alle ultime elezioni”, sbotta il coordinatore della mozione di Elly Schlein, Francesco Boccia.

Numerose anomalie anche in Calabria, in un circolo di Taranto e in Sardegna: sull’isola ci sono 150 tessere sospette. l casi sono all’attenzione della Commissione Nazionale per il Congresso, guidata da Silvia Roggiani, che ha controllato tutte le tessere online, identificandone 4.681 che sarebbero state fatte in modo difforme “e per le quali abbiamo dato indicazioni puntuali perché siano verificate e annullate alle commissioni provinciali interessate”, ha spiegato.

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