HomeCronaca Corsa al Campidoglio, Marino: “Sulla sicurezza Alemanno dice balle”. Il sindaco: “Città sotto controllo”

Corsa al Campidoglio, Marino: “Sulla sicurezza Alemanno dice balle”. Il sindaco: “Città sotto controllo”

di Claudio Paudice22 Maggio 2013
22 Maggio 2013

“Sulla sicurezza Gianni Alemanno non ha detto la verità”. Non solo: “Si è autoproclamato sceriffo ma non ha svolto il compito che i romani gli avevano affidato, ha tradito la loro fiducia”. Ignazio Marino, candidato sindaco a Roma per il Partito democratico attacca a muso duro il primo cittadino uscente, in corsa per il Pdl. Marino ha sfidato il suo principale avversario sul suo cavallo di battaglia, il tema della sicurezza, tanto caro al centro destra. “I reati sono in aumento e l’illegalità sta dilagando” ha dichiarato.

“Sulla sicurezza dice balle”. Il candidato Pd, dati alla mano, contesta ad Alemanno di fare solo propaganda: “ Le sue sono balle, le percosse sono aumentate dell’80 per cento, le ingiurie del 73 per cento come le minacce, le estorsioni del 23 per cento, i danneggiamenti del 14, gli omicidi colposi del 12, le violenze sessuali del 19. Un incremento – ha quindi sottolineato – che si associa alla carenza di organico tra le forze dell’ordine che a  Roma è pari al 32 per cento e colpisce anche la polizia municipale che dispone di 6 mila uomini, ovvero2350 in meno rispetto agli 8350 previsti dalla pianta organica”. Quindi promette: “Con noi al Campidoglio ci saranno 40 volanti di  in più”.

Alemanno non ci sta e risponde dal suo profilo Twitter. “Ora Ignazio Marino promette più poliziotti. Queste sono scelte competenti al Ministero dell’Interno, e contraddice Prefetto e Questore sulla sicurezza a Roma”. Poi assicura :“Io non penso al ballottaggio, ognuno corra con le proprie gambe. Voglio che a vincere sia Roma”.

Il recupero di Marchini. La campagna elettorale entra nel vivo. Oltre ad Alemanno e Marino, a contendersi la poltrona da sindaco, tra gli altri diciassette, ci sono anche Alfio Marchini, che si presenta con una lista civica, e Marcello De Vito del Movimento 5 Stelle. Marchini, soprattutto, sta intaccando sempre di più il vantaggio che i primi sembravano avere messo al sicuro. Anche lui, ieri, ha attaccato il sindaco uscente: “Ad oggi il Comune ha 60 milioni di euro di evasione fiscale da recuperare. Visto che questa amministrazione non ha brillato per oggettività, con l’uscita da Equitalia si rischia di introdurre un criterio di discrezionalità nella riscossione dei tributi, senza sapere a chi la si affida – ha ammonito – Cosa diversa è alleggerire la pressione fiscale ad esempio l’Irpef: già abbassando l’assenteismo di Ama dal 14% al 2% si recuperano due punti percentuali di risorse per ridurre l’Irpef”.

I tassisti mollano Alemanno. Marchini sembra aver ottenuto anche l’appoggio dei tassisti romani, che mollano così Alemanno. Nei giorni scorsi Loreno Bittarelli, leader sindacale dei tassinari e presidente della cooperativa3570, ha manifestato il suo appoggio al costruttore edile di sinistra Alfio Marchini, tutto “calce e martello”. Ma la corsa è ancora aperta, e anche il grillino De Vito sembra nutrire forti speranze per le elezioni di domenica e lunedì prossimi: “Siamo convinti che andremo al ballottaggio”.

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