L’Italia si trova al 69° posto nella classifica mondiale per tasso di corruzione percepita, al livello di Ghana e Macedonia. Nella classifica stilata da “Transparency International” il nostro paese si posiziona fra gli ultimi stati europei. Il dato emerge dal rapporto realizzato dalla commissione parlamentare sulla prevenzione del fenomeno corruttivo presieduta da Roberto Garofoli. Tutto questo nei giorni in cui si discute in parlamento il ddl anticorruzione.
Per il premier Mario Monti la corruzione è un grave tarlo che influenza pesantemente la situazione economica del paese. “Il diffondersi di tali pratiche corruttive – ha detto – mina la fiducia dei mercati e delle imprese”. Per questo “la lotta alla corruzione è stata assunta come una priorità del governo”.
Il sottosegretario Antonio Catricalà aveva proposto, con la legge di stabilità, l’istituzione di un alto commissario anticorruzione. Ma la sua creazione dovrebbe slittare ad un prossimo decreto. Il ministro della pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi ha affermato che la causa della decisione è “la possibile estraneità alla materia.” La misura potrebbe quindi essere proposta con un altro provvedimento specifico.
Domenico Mussolino