Venti di tempesta scuotono le pagine del Corriere della Sera, il quotidiano di Rcs (Rizzoli-Corriere della Sera Media Group S.p.A).che domani potrebbe disertare le edicole. Il gruppo milanese, nonostante il dichiarato stato di crisi che ha indotto a considerare “in esubero” centinaia di dipendenti, avrebbe trovato il modo di concedere generosi buoni premio ad alcuni manager dell’azienda.
Lo sciopero, programmato per ieri, è slittato ad oggi, per consentire la pubblicazione dell’intervista al presidente Usa Barack Obama in visita in Italia.
La protesta portata avanti dai redattori, spalleggiati dal direttore Ferruccio de Bortoli, prende di mira la decisione sindacale di rimpinguare con bonus le tasche all’a.d. Pietro Scott Jovane e di una ventina di altri manager, che verrebbero premiati per aver superato gli obiettivi del piano triennale al 2015. Il direttore de Bortoli ha anche minacciato le dimissioni nel caso in cui l’azienda continui con questo piano.
Anche i lettori sportivi domani correranno il rischio di dover rinunciare alla Gazzetta dello Sport, la cui pubblicazione rischia di saltare per la protesta dei giornalisti.
In attesa del cda che dovrebbe scegliere se premiare o meno i risultati dei super manager, Rcs incontrerà i rappresentanti dei lavoratori, forse per chiarire la sua posizione. È stata una giornata difficile quella di ieri per il gruppo milanese. I giornalisti di Corriere della Sera e Gazzetta si sono riuniti in assemblea congiunta anche con i poligrafici, mentre è saltato l’incontro tra l’azienda e la redazione Rcd (contenuti digitali), in fermento alla notizia dell’apertura di uno stato di crisi per ridurre l’organico o addirittura chiudere la testata.
I redattori di via Angelo Rizzoli non rinunciano al braccio di ferro con l’azienda e si preparano, in occasione dell’assemblea del prossimo 8 maggio, a chieder conto dell’ipotesi bonus ai soci del gruppo in crisi.
“Nelle aziende che gestisco e che sono di mia proprietà, io non ho bonus se non c’è perlomeno un piccolo utile, un break-even” ha dichiarato ieri Urbano Cairo, uno degli azionisti del gruppo. “ Nel caso specifico se hanno fatto un buon lavoro, direi complimenti, continuate così” ha spiegato l’editore a margine della presentazione della Cairo Communication alla Star conference in piazza Affari. Cairo ha inoltre smentito quanto invocato più volte da Diego Della Valle che aveva ipotizzato la possibilità della guida di Rcs da parte dell’editore. Quest’ultimo non ha escluso di volere aumentare la quota in Rcs, comunicando la forte accelerazione registrata nel mese di marzo da La7, di cui Cairo è editore oltre che responsabile col suo gruppo della raccolta pubblicitaria, con una raccolta cresciuta del 13,4%.
Ieri il titolo Rcs ha chiuso in Borsa a +1,53 a 1,726 euro. Ma domani i lettori del Corriere potrebbero dover rinunciare al quotidiano che premia generosamente gli sforzi dei manager lasciando a bocca asciutta i redattori e quanti maneggiano il mestiere, giorno per giorno.
Samantha De Martin