Le voci sono sempre più insistenti: sembra che la poltrona più importante di via Solferino avrà presto un nuovo proprietario. Il direttore de Il Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, potrebbe essere sostituito dall’attuale presidente dell’Ansa e della Fieg, Giulio Anselmi, o, in alternativa, dal collega Mario Calabresi, al momento al timone de La Stampa.
De Bortoli non ha confermato le dicerie, limitandosi soltanto a far sapere che non intende dimettersi e che andrà via dal Corriere solo se licenziato. E, secondo il giornalista Cesare Lanza (http://www.cesarelanza.com), un licenziamento è davvero incombente. Le tensioni tra l’amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane, e il direttore del quotidiano non erano mai mancate, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata l’opposizione di De Bortoli al “bonus” che doveva essere concesso al management di Corriere ed Rcs, poi sospeso proprio per l’intransigenza del direttore. A detta di De Bortoli, la veemenza del contrasto sarebbe derivata dal desiderio di evitare uno sciopero, nel giorno in cui il Corriere sarebbe uscito con l’intervista esclusiva a Obama a firma di Massimo Gaggi: i rapporti, però, dopo questo fatto, sarebbero stati irrimediabilmente compromesse.
Secondo Lanza, le voci che vorrebbero il cambio di direzione come cosa ormai decisa verrebbero da ambienti autorevoli. Stando a queste, l’attesa deriva solo dalla necessità di scegliere un degno successore. I più vogliono Giulio Anselmi in pole position, proprio perché rappresenta un nome ineccepibile, che gli azionisti non potrebbero contestare, dal momento che è già stato vicedirettore de Il Corriere negli anni ’80 e direttore de L’Espresso dal 1999 al 2002 e de La Stampa dal 2005 al 2009. Non bisogna escludere, però, la possibilità che il prescelto possa essere invece Mario Calabresi, dal momento che si parla già di un suo sostituto alla vetta de La Stampa di Torino: Massimo Gramellini.
Corinna Spirito