Una complicata querelle attraversa da tempo le redazioni dei tre quotidiani di Taranto, alimentata dal fatto che, dietro il nome “Corriere del Giorno”, si celano ben tre testate con diverse e distinte identità. Sarà per il nome non troppo beneaugurante, o per gli implacabili marosi della crisi, sta di fatto che le tre redazioni tarantine non godono di ottima salute almeno sul fronte della carta stampata.
Protagonisti dell’intricata vicenda editoriale sono il “vero” “Corriere del Giorno fondato nel 1947”, non più in edicola, il “Corriere del Giorno Nuovo” e il “Corriere del Giorno di Puglia e di Lucania”, apparso per l’ultima volta in edicola lo scorso 30 marzo con, per titolo, il commiato “Arrivederci Taranto.
Una vicenda che ha portato alla querela da parte del direttore responsabile del “Corriere del Giorno fondato nel 1947”, Antonio de Gennaro, dei “nemici” del Corriere del Giorno, “giornalisti-sindacalisti che hanno cercato di ostacolare il lavoro del giornale”. De Gennaro accusa coloro che “hanno infangato” il nome del “vero” Corriere «apponendovi un’aggiunta territoriale fasulla (di Puglia e Lucania), utilizzando una testata ed una storia professionale che non appartiene a loro».
Nella vicenda dei fraintendimenti è inciampato anche il presidente dell’ Associazione della Stampa, Raffaele Lorusso, querelato dal direttore del Corriere del Giorno.
Riferendosi, poi, a un articolo pubblicato sul nostro sito lo scorso 7 aprile, nel quale si parlava della chiusura del quotidiano, assimilando la testata di de Gennaro al ben distinto “Corriere del Giorno di Puglia e Lucania”, è intervenuto sulla vicenda specificando che «Il vero Corriere del Giorno fondato nel 1947 è vivo e vegeto ed è il primo quotidiano letto a Taranto con oltre 80mila visitatori unici al giorno». Un’esigenza di rettifica con la quale il direttore rivendica l’assoluta originalità del quotidiano fondato da Egidio Stagno, Franco Ferrajolo, Giovanni Acquaviva e Franco de Gennaro, suo padre. Fallita la società editrice, infatti, negli anni ’80 venne depositata una nuova testata, il “Corriere del Giorno Nuovo” destinata anch’essa, dopo qualche anno, al fallimento. Venne così istituita la “Cooperativa 19 luglio” formata da 18 giornalisti che ne diventarono anche soci e editori, registrando, a loro volta, la nuova testata “Corriere del Giorno di Puglia e Lucania”. Tuttavia, secondo de Gennaro, quest’ultimo giornale si sarebbe «auto-appropriato senza alcuna legittimità e titolarità del nome storico, non essendo altro che una terza testata giornalistica depositata nel 1985 al Tribunale di Taranto». Stando sempre a quanto precisato da de Gennaro, le prime due testate, nel 1994, vennero cancellate d’ufficio e mai rilevate «nonostante la Cooperativa 19 luglio, editrice in liquidazione coatta dell’ultimo Corriere del Giorno di Puglia e Lucania, avesse incassato, negli ultimi 10 anni, oltre 27 milioni di euro di contributi pubblici». Il direttore spiega, inoltre, di aver registrato la testata “Corriere del Giorno” con sottotitolo “fondata nel 1947” e che verrà a breve conferita ad una Fondazione Corriere del Giorno cui potranno partecipare come soci i tarantini “amici” dello storico quotidiano. In vista dell’imminente apertura di una web tv, di una web radio, di un portale di affari ed annunci economici e di un settimanale “free press”, Antonio de Gennaro assicura che il suo giornale tornerà presto in edicola, «per non fallire mai più».
Samantha De Martin