Malgrado la popolazione sia stata rassicurata più volte sul fatto che le scorte alimentari non finiranno, continuano a formarsi file fuori dai supermercati. L’ultima coda, in ordine di tempo, è stata registrata a Milano: già dalle 7 del mattino c’erano persone in fila con le valigie da riempire. Tempi lunghi di attesa e entrate contingentate non hanno scoraggiato i cittadini.
Il motivo è riconducibile alle parole del governatore della Lombardia Attilio Fontana che, supportato dai medici della Croce Rossa cinese, chiede da giorni al governo l’attuazione di misure più stringenti per contrastare l’epidemia di Covid-19. Le ulteriori restrizioni alla libertà di movimento sono allo studio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Per evitare che la spesa sia usata come scusa per stare in giro o incontrarsi con qualcuno nel fine settimana, sono al vaglio varie ipotesi, che vanno dalla chiusura dei supermercati di tutte le domeniche – o ad alternanza – o anche di imporre la chiusura il sabato alle 15. In molte città comunque è già stato deciso di ridurre gli orari prolungati di apertura, chiudendo alle 19. Alcune catene di supermercati inoltre hanno già deciso di restare chiuse la domenica senza aspettare il nuovo decreto.
Secondo un’indagine condotta da Coldiretti/Ixè, quasi 1 italiano su 3 resiste meno di 72 ore senza uscire per fare la spesa. Il risultato è che nel 38% delle case sono state accumulate scorte di generi alimentari per paura di non trovarli nel supermercato in futuro. I dati diffusi da Unioncamere e InfoCamere invece mostrano che su tutta la Penisola sono più di 230mila gli esercizi commerciali nel settore alimentare a essere aperti.
Tuttavia la domanda sorge spontanea. Se il governo, come sembra, deciderà di chiudere i punti vendita di alimentari la domenica e di circoscriverne l’orario di apertura e di chiusura, non c’è forse il rischio che si creino maggiori assembramenti, aumentando così anche le probabilità di contagio?
È bene allora ricordare che si dovrebbe andare a fare la spesa solo quando è strettamente necessario, mantenendo la distanza di sicurezza e indossando i guanti. Sconsigliato fare acquisti se si ha la febbre. In ogni caso la spesa si può fare anche online con la consegna a casa.