Prosegue il caos del calcio italiano: dopo un weekend segnato dal rinvio di ben sei gare, e dalle polemiche intorno a Juventus-Inter, i vertici della serie A, convocati dal presidente di Lega Paolo Dal Pino, si riuniranno mercoledì per deliberare sulle date di recupero. Con un calendario sportivo fitto di appuntamenti, tra partite di Coppa Italia e l’impegno di alcune squadre italiane in Europa, sarà difficile trovare una quadra che accontenti tutti.
La delibera di mercoledì dovrà tenere conto dell’ultimo decreto governativo che in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le regioni più colpite dal Coronavirus, contempla solo partite a porte chiuse. Facile prevedere al prossimo turno spalti vuoti per Atalanta-Lazio, Bologna-Juventus, Inter-Sassuolo, Spal-Cagliari e Verona-Napoli.
È viva l’ipotesi rinvio per tutto il prossimo turno, per consentire il recupero delle sei partite non disputate l’ultimo fine settimana, nei giorni compresi tra sabato 7 e lunedì 9 marzo. In tal caso la 27esima giornata slitterebbe di una settimana, provocando un effetto domino e allungando di un weekend il campionato.
Sabato 7 o domenica 8 avrebbero luogo Udinese-Fiorentina e Samp-Verona, visto che in Friuli e in Liguria non è in vigore il divieto di eventi sportivi sino all’8 marzo. Lunedì 9 invece si giocherebbero Juve-Inter, Milan-Genoa, Sassuolo-Brescia e Parma-Spal.
L’ipotesi di far recuperare Juventus-Inter il 9 è ritenuta di “buon senso” dall’amministratore delegato nerazzurro Beppe Marotta, nei giorni scorsi molto polemico con la Lega Calcio, a causa del rinvio della sfida tra le due big, prevista fino a sabato per domenica sera. Il popolo interista è insorto sulla rete, sostenendo che il posticipo convenisse ai bianconeri.
Invece le semifinali di Coppa Italia di mercoledì e giovedì (Juve-Milan e Napoli-Inter) non subiranno modifiche e saranno giocate a porte aperte, sebbene con il divieto di partecipazione ai tifosi provenienti dalla Lombardia.