Il primo contagiato italiano dal coronavirus è un ragazzo emiliano, originario di Luzzara. Si tratta di una delle 55 persone rientrate da Wuhan, epicentro del virus che sta mietendo centinaia di vittime in Cina.
Il ragazzo, in isolamento all’ospedale Spallanzani di Roma, secondo il sindaco di Luzzara Andrea Costa “sta bene”. Il primo cittadino ha scritto su Facebook di aver sentito il padre del giovane, che lo ha tranquillizzato. Lo Spallanzani fa sapere in una nota che il paziente presenta un “modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale”. Secondo Gianni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), sarebbe “molto improbabile che l’italiano risultato positivo al coronavirus possa avere trasmesso l’infezione a qualcun altro degli italiani rientrati da Wuhan”.
Anthony Fauci, direttore dell’ Istituto nazionale per le malattie infettive Usa, fa sapere che sul reale tasso di mortalità del virus “vi sono dubbi”. L’esperto americano, parte della task force del governo americano che guida la lotta al virus cinese, ha espresso un moderato ottimismo sulla possibilità che la mortalità possa risultare ben inferiore a quanto temuto.
Il Ministero degli Esteri conferma che i voli tra Italia e Cina rimangono bloccati, smentendo la notizia riportata stamattina dall’agenzia cinese Xinhua, secondo cui lo stop era finito. Ieri la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, aveva detto che l’Italia era disposta a far ripartire alcuni collegamenti aerei con la Cina. La Farnesina specifica che “si continuerà a lavorare per implementare le misure già attivate nelle ultime settimane”.
Buone notizie anche dal Giappone, dove sono rimasti bloccati 35 italiani su una nave da crociera sotto quarantena per 61 casi di coronavirus. Secondo l’agenzia Ansa, che cita una fonte anonima di Tokyo, “la situazione è tranquilla e i connazionali sono in buone condizioni”. La nave, la Carnival Japan, è attraccata nella baia di Yokohama.