Il coronavirus si espande nel mondo. Dietro i primi casi sparsi nei vari Stati c’è un dato comune: si tratta spesso di italiani giunti nei Paesi. Il primo contagiato italiano all’estero si trova in Nigeria, rientrato da Milano il 25 febbraio e affetto dal coronavirus. Non solo lo stato di Lagos, ma anche l’Olanda è vittima dello stesso destino. A Tilburg, nel Sud dei Paesi Bassi, è risultata positiva una persona rientrata anche lei da poco dal nord Italia.
E ancora, passano sotto l’egida del coronavirus anche la Francia e la Lituania. Il sindaco di Nizza ha annunciato su Twitter che è stato riscontrato il primo caso lungo la Costa Azzurra: “Si tratta di una donna rientrata da Milano”. Stesse parole usate dal ministero della Salute lituano, solo che in questo caso la donna tornava da Verona. Primi casi anche in Galles e Irlanda del Nord, anche questi legati all’Italia settentrionale.
In Italia non si abbassa la tensione. Il presidente della lombardia Attilio Fontana ha annunciato all’Aria che tira su La7 un nuovo bilancio sul coronavirus a Lodi: “Purtroppo questa notte è scoppiata un’altra emergenza a Lodi. A Lodi improvvisamente nel pomeriggio di ieri c’è stato un affollamento di ricoveri: 51 ricoveri gravi di cui 17 in terapia intensiva”.
Cresce anche la polemica tra la Federazione dell’Ordine dei medici (Fnom) e lo stesso presidente: “Non si può accettare che i nostri medici si trovino a fronteggiare l’emergenza Covid-19 senza le dotazioni per la protezione personale dal virus”, ha scritto in una lettera il presidente della Fnom Filippo Anelli. In questo contesto si inserisce il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che invita alla calma durante il trentesimo anniversario di Telethon al Quirinale: “L’unità di intenti, e i principi di solidarietà, sono un grande patrimonio per la società, particolarmente in momenti delicati per la collettività. Costituiscono inoltre un dovere. Quando si perdono, ci si indebolisce tutti”.
Gli effetti del coronavirus ricadono anche sulle manifestazioni pubbliche. La Svizzera ha scelto di annullare il Salone dell’auto di Ginevra per fronteggiare l’epidemia. Era in programma dal 5 al 15 marzo, ma i media svizzeri riportano le preoccupazioni dovute a un evento che avrebbe ospitato più di mille persone. Stessi provvedimenti negli Emirati Arabi Uniti, che cancellano le ultime due tappe dell’UAE Tour, dopo che due ciclisti italiani sono risultati positivi al coronavirus.